AREZZO – Un impegno condiviso
per debellare l'amianto dal territorio comunale di Arezzo. A richiederlo sono i
Popolari per Arezzo che si rivolgono all'amministrazione comunale promuovendo
un intervento di bonifica in città dalla presenza dell'eternit, il "minerale
diabolico" definito mortale dalla ricerca medico-scientifica e messo al
bando nel 2000 dall'Unione Europea. Nonostante tale pericolo per la salute
pubblica, il Comune di Arezzo non ha mai attivato una forte politica di
gestione e di rimozione dell'amianto esistente, nel rispetto del principio
medico di precauzione. L'esposizione all'amianto, infatti, continua ancora oggi
ad essere presente nel territorio aretino in materiali di rivestimento,
condutture idriche, vecchi serbatoi dell'acqua, tetti di edifici pubblici e
privati, discariche a cielo aperto e manufatti rurali. I Popolari per Arezzo
propongono dunque all'amministrazione di prevedere una collaborazione con Usl e
Arpat per avviare una laboriosa ma obbligatoria opera di censimento delle strutture
ancora contenenti eternit, iniziando dagli edifici pubblici per poi passare ai
privati.
Per velocizzare questa pratica potrebbero essere attivate azioni di
informazione, sensibilizzazione e collaborazione promosse dalle amministrazioni
comunali e provinciali.
La predisposizione di una mail o l'attivazione di un apposito
numero telefonico, seguiti da un'efficace campagna di comunicazione,
permetterebbero ai cittadini di auto-notificare la propria posizione e di
integrare la rilevazione statistica avviata dalle istituzioni. «Il censimento - spiega Sara Scassa dei
Popolari per Arezzo, - deve essere necessariamente
seguito da un'attenta opera di valutazione e di monitoraggio tecnico sul grado
di usura delle singole strutture, operando secondo una logica che assicuri la
precedenza a tutti gli ambienti di vita e di lavoro umano». Attualmente non
sono previsti incentivi che agevolino l'opera sanatoria, dunque i privati incontrano
spesso notevoli difficoltà economiche per lo smaltimento dell'amianto. A tal proposito,
il Comune dovrebbe assumersi l'onere di aiutare dal punto di vista burocratico
e logistico tutti quei cittadini che vogliono sanare le proprie strutture, facendo
rientrare questi interventi negli incentivi economici previsti dal decreto
legislativo 102 del 2014 per la riqualificazione energetica. «L'amministrazione - aggiunge Andrea
Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - deve considerare che sono in aumento quei fenomeni meteorologici
violenti come le trombe d'aria che, in pochi minuti, rendono pericolose le strutture
in eternit non ancora messe in sicurezza. Riteniamo che questo sia un valido
motivo per avviare immediatamente uno scrupoloso piano di valutazione, di
azione e di gestione per arginare i pericoli dell'amianto».
Arezzo, giovedì 4 dicembre 2014
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