AREZZO – Le Acli di Arezzo seguono con
attenzione e ottimismo l'evolversi del dibattito politico che si sta accendendo
in vista delle prossime elezioni amministrative. La scelta da parte dei
cittadini della nuova amministrazione comunale sta infatti portando i vari candidati
ad interrogarsi sulle problematiche e sulle tematiche della città, con un
ascolto dei suoi abitanti e la formulazione di programmi rinnovati e concreti. In
un momento storico di crisi politiche, economiche, sociali e morali, per la futura
amministrazione locale diventa infatti fondamentale l'impegno nella costruzione
di solidi e credibili punti di riferimento capaci di delineare nuove visioni e nuove
pratiche politiche. In questo senso, la politica aretina deve dunque
dimostrarsi coraggiosa e lungimirante, saggia e competente, mostrando desiderio
di cambiamento e promettendo solo ciò che è realmente in grado di sostenere.
«La politica locale - spiega il
presidente provinciale delle Acli Stefano Mannelli, - deve essere caratterizzata da impegno, autorevolezza e puntualità nelle
scelte, diventando quello spazio privilegiato per la costruzione del bene
comune di tutti e per il raggiungimento della carità. Dobbiamo recuperare
valori quali libertà, giustizia, solidarietà e comunità, presupposti
indispensabili per interpretare i bisogni dei cittadini e per riequilibrare le
dimensioni dei diritti e dei doveri».
La necessità di tornare ad occuparsi
concretamente del territorio e delle sue criticità è emersa con urgenza anche
dal recente sondaggio condotto dal Sole 24 Ore che ha visto Arezzo retrocedere
dal 21° al 37° posto per qualità della vita. Secondo le Acli diventa dunque
prioritario progettare una nuova crescita economica, alleggerendo e
semplificando la macchina burocratica. La futura amministrazione deve porsi al
servizio della collettività per creare tutte quelle condizioni infrastrutturali
e quei servizi che possono permettere al territorio di esprimere le eccellenze
e le competenze necessarie per generare maggiori opportunità di lavoro, risorse
e crescita. Questo obiettivo è raggiungibile solo attraverso una politica che,
con senso di responsabilità, permetta la partecipazione dei cittadini
preparando quel terreno favorevole per garantire a ognuno la possibilità di
cooperare nel raggiungimento del bene comune e del benessere. «Il destino di Arezzo - aggiunge
Mannelli, - passa inevitabilmente dalle
sue future classi dirigenti e dalla loro capacità di osservare e di rispettare
i cittadini, le imprese, le associazioni, quei corpi intermedi e le stesse
istituzioni per attuare un percorso condiviso che consenta la realizzazione di
idee e di progetti in grado di sostenere e di far decollare la ripresa della
città e del suo territorio».
Arezzo, mercoledì 10 dicembre 2014
Nessun commento:
Posta un commento