AREZZO
– Il bando per la
concessione in gestione del palazzetto dello sport "Mario d'Agata" è
stato finalmente pubblicato. Dopo una lunga attesa, il Comune di Arezzo ha reso
noti i termini che porteranno all'assegnazione delle Caselle ma, tra questi, vi
sono tante voci che rendono la gara inattuabile e penalizzante per le società
sportive. Ad affermarlo sono i Popolari per Arezzo che, dopo aver analizzato il
documento, ne illustrano alcune criticità e alcuni passaggi che
l'amministrazione dovrebbe chiarire. Il primo nodo riguarda la restrizione
della partecipazione al bando alle sole società che, tra le proprie finalità
statutarie e costitutive, hanno come sport la pallacanestro, il calcetto, la
pallavolo o l'hockey; questo, dunque, penalizza inevitabilmente numerose realtà
che, a prescindere dalla storicità e dal numero di atleti, sono impegnate in
altre discipline. Il bando si presenta poi eccessivamente sbilanciato a favore
dell'amministrazione, come testimoniano alcuni passaggi relativi al rapporto
tra il Comune e la società assegnataria.
A pagina 18 si legge che "il soggetto concessionario dovrà garantire
una disponibilità gratuita di minimo trenta giorni annui per lo svolgimento di
manifestazioni promosse dall'amministrazione comunale", ma uno degli
aspetti più critici si trova a pagina 19: "l'amministrazione si riserva il diritto di recedere dal rapporto di
concessione per motivi di pubblico interesse con obbligo di preavviso di mesi
sei".
Questa affermazione, priva di ulteriori chiarimenti, lascia al
Comune la possibilità arbitraria di annullare la concessione alla società che ha
ricevuto il palasport e che, nel frattempo, vi ha investito ingenti risorse
economiche. A chi partecipa infatti, viene richiesto un investimento minimo di
15.000 euro per eventuali lavori di miglioria volti al risparmio energetico
attraverso l'adeguamento dell'impianto e delle sue attrezzature. Maggiore sarà
l'investimento promesso e maggiori saranno gli anni di concessione, dunque una
società potrebbe spendere fino a 250.000 euro per vedersi poi recedere il
rapporto di concessione. In conclusione, al soggetto gestore sarà fornito un
contributo massimo di 20.000 euro all'anno (anche se saranno premiate le
società che giocheranno al ribasso) ma questo dovrà occuparsi di manutenzione
ordinaria, straordinaria e della cura complessiva dell'intera tenso-struttura.
«Questo bando - spiegano i Popolari
per Arezzo, - ha finalmente visto la luce
ma, purtroppo, contiene tanti voci che lo rendono inattuabile per la maggior
parte delle società, prevedendo numerosi vincoli a favore dell'amministrazione.
Nonostante questo, ci auguriamo che finalmente l'impianto "Mario
d'Agata" possa rivivere e che la città torni a godere del suo principale
palazzetto dello sport».
Arezzo,
venerdì 16 ottobre 2015
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