AREZZO
– Salvaguardare gli storici lecci dei Porcinai e prevedere una
nuova rotatoria davanti alla stazione. Questa duplice richiesta è mossa dai
Popolari per Arezzo e si
inserisce nell’ambito del programma di interventi che l’amministrazione
comunale opererà per rivalorizzare e ridisegnare una delle arterie del centro
storico più trafficate da pedoni e automobilisti. In primis, l’associazione si schiera
fermamente contro l’abbattimento dei lecci dei giardini pubblici di viale
Michelangelo e sostiene la petizione a favore del loro salvataggio. Le
motivazioni sono numerose: oltre ad essere previsti nel progetto originario del
Porcinai ed ormai facenti parte dell’identità storica cittadina, contribuiscono
per tutto l’anno all’estetica del viale e alla qualità atmosferica di una via
ad alta intensità di traffico, producendo ossigeno e purificando l’aria dalle
polveri e dagli inquinanti.
I lecci, inoltre, sono presenti anche in piazza
Guido Monaco e dunque creano un’uniformità tra due dei luoghi più significativi
della città. «Se le ragioni
dell’abbattimento sono veramente di estetica e di sicurezza - commentano
Andrea Gallorini e Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - basterebbe un programma di interventi di
manutenzione e di potenziamento dell’illuminazione pubblica per mantenere il
decoro dell’area e per evitare le inutili spese per l’abbattimento e l’innesto
di nuovi alberi. I sempreverdi come il leccio svolgono tra l’altro un ruolo
importantissimo nell’abbattimento delle polveri sottili in una zona ad alta
frequentazione come quella della stazione, dunque rappresentano un’importante
risorsa per la città e per i cittadini».
I Popolari per Arezzo criticano anche la scelta di sostituirli con i tigli che possono provocare allergie e che perdono il fogliame, dunque nei mesi più freddi sarebbero spogli, avrebbero un limitato impatto positivo sulla salubrità dell’aria e richiederebbero ulteriori investimenti per la necessaria pulizia delle strade per evitare problematiche quali l’intasamento di tombini e fogne. In termini di salubrità dell’aria, inoltre, i Popolari per Arezzo hanno analizzato il progetto della futura area della stazione e ritengono un errore non aver previsto la sostituzione degli attuali semafori con una più funzionale rotatoria: questa, infatti, permetterebbe di smaltire meglio l’elevata mole di traffico e, di conseguenza, di diminuire lo smog dovuto alla prolungata sosta, con benefici per la viabilità e per la vivibilità. «Lo scorso anno furono tagliate le piante in via padre Caprara - ricordano Gallorini e Soletti, - mentre ora la stessa sorte sembra spettare agli alberi dei Porcinai: perché tutto questo accanimento dell’assessore Gamurrini verso il verde storico della città? Nei giorni scorsi, tra l’altro, ha indossato nei prati di Pontida una maglietta verde, dunque ci auguriamo che tale colore non abbia un valore politico, ma che si trasformi in una più sensata attenzione verso le tematiche ambientali».
Arezzo, giovedì 5 luglio 2018
I Popolari per Arezzo criticano anche la scelta di sostituirli con i tigli che possono provocare allergie e che perdono il fogliame, dunque nei mesi più freddi sarebbero spogli, avrebbero un limitato impatto positivo sulla salubrità dell’aria e richiederebbero ulteriori investimenti per la necessaria pulizia delle strade per evitare problematiche quali l’intasamento di tombini e fogne. In termini di salubrità dell’aria, inoltre, i Popolari per Arezzo hanno analizzato il progetto della futura area della stazione e ritengono un errore non aver previsto la sostituzione degli attuali semafori con una più funzionale rotatoria: questa, infatti, permetterebbe di smaltire meglio l’elevata mole di traffico e, di conseguenza, di diminuire lo smog dovuto alla prolungata sosta, con benefici per la viabilità e per la vivibilità. «Lo scorso anno furono tagliate le piante in via padre Caprara - ricordano Gallorini e Soletti, - mentre ora la stessa sorte sembra spettare agli alberi dei Porcinai: perché tutto questo accanimento dell’assessore Gamurrini verso il verde storico della città? Nei giorni scorsi, tra l’altro, ha indossato nei prati di Pontida una maglietta verde, dunque ci auguriamo che tale colore non abbia un valore politico, ma che si trasformi in una più sensata attenzione verso le tematiche ambientali».
Arezzo, giovedì 5 luglio 2018
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