AREZZO – Quaranta studenti
a lezione in farmacia durante l’estate per i progetti di alternanza
scuola-lavoro. Fino al ritorno tra i banchi di settembre, le Farmacie Comunali
di Arezzo stanno ospitando stage settimanali in cui sono impegnati i ragazzi di
terza e di quarta superiore dell’Itis “Galileo Galilei”, con l’obiettivo di
sfruttare il periodo estivo per fargli vivere un’esperienza professionale a
diretto contatto con il mondo del farmaco. Gli alunni si alterneranno tra le
otto farmacie della città e delle frazioni per capire il loro funzionamento e
per confrontarsi con professionisti e impiegati, venendo accompagnati in un
percorso formativo volto a far acquisire le varie nozioni relative
all’organizzazione e alla dispensazione dei medicinali, prendendo visione delle
corrette pratiche necessarie per promuovere il benessere proprio e degli altri.
«Per un’azienda come la nostra è doveroso
fornire questa esperienza di crescita e di confronto - commenta il
presidente Francesco Francini. - Nel
corso dell’estate accoglieremo un totale di quaranta ragazzi a cui faremo
vivere brevi periodi lavorativi in cui potranno capire come funziona una
farmacia e comprendere il lavoro del farmacista, cogliendone le competenze e
l’importanza del ruolo al servizio del territorio».
I quaranta alunni
attesi nel corso dell’estate si aggiungono ai nove che hanno già vissuto lo
stage nella prima parte del 2018 e a coloro che saranno invece accolti in
autunno e inverno, configurando un progetto di alternanza scuola-lavoro che si
rinnova costantemente per tutto l’anno (nel corso del 2017 furono coinvolti settantasette
alunni). La bontà di questi percorsi, attivati per la prima volta nel 2015, è
stata recentemente riconosciuta anche dalla Camera di Commercio di Arezzo che
ha certificato la sensibilità sociale e l’eticità delle Farmacie Comunali inserendole
all’interno del Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola-Lavoro. Questo
strumento, pubblicato e visibile a tutte le scuole, riunisce le migliori
esperienze per consentire agli istituti di individuare e di contattare gli
ambiti professionali più idonei per indirizzare i loro ragazzi. «L’ambizione - aggiunge Francini, - è di accorciare le distanze tra il mondo
della scuola e il mondo del lavoro, con la speranza che queste esperienze
possano affascinare i ragazzi e permettergli di fare chiarezza anche sul loro
futuro universitario e lavorativo».
Arezzo,
lunedì 30 luglio 2018
Nessun commento:
Posta un commento