AREZZO – Il Partito Socialista Italiano della zona
Aretina rivendica l’impegno e la cura nel mantenimento della sua storica sede
in piazza Risorgimento, proponendola ora come un luogo di incontro e di condivisione
per l’intera area della sinistra cittadina. I socialisti ricordano con orgoglio
la difesa di questo ambiente realizzato e mantenuto attraverso l’impegno dei
loro iscritti, rimarcando una più virtuosa gestione rispetto ad alcuni grandi
partiti che stanno trovando difficoltà a sostenere le loro sedi nonostante la
presenza al loro interno di onorevoli, consiglieri regionali, sindaci ed altri
amministratori pubblici.
Alla
luce di tale situazione, il Psi aretino indica i propri spazi come un possibile
futuro punto di riferimento per l’area politica della sinistra locale, a cui
viene offerta l’opportunità di usufruire di uffici e di un’ampia sala per
incontri e riunioni con numerosi partecipanti.
L’obiettivo è infatti di
fare della sede di piazza Risorgimento uno spazio di confronto per la promozione,
per l’organizzazione e per il sostegno di iniziative, cittadini e associazioni
impegnati politicamente verso il futuro dei giovani, la tutela dei diritti del
lavoro, la solidarietà e, in generale, lo sviluppo della società. Il mantenimento
di questo spazio è merito dell’impegno della più ampia Associazione Socialisti
Aretini che, a lungo ben guidata da Alessandro Caporali e attualmente da
Alessandro Giustini, riunisce un gruppo di cittadini animati dall’intento di
difendere la storia e i valori di questo storico partito, attraverso la
progettazione e la realizzazione di iniziative culturali, politiche e
democratiche. «Pur non potendo godere dei
lauti compensi di chi ricopre cariche pubbliche - commenta Giustini, segretario
della zona Aretina del Psi, - noi stiamo
difendendo con forza e con orgoglio la sede realizzata con il contributo, la
serietà e l’impegno diretto dei compagni di ieri e di oggi, semplicemente
facendo affidamento su tesseramenti, sottoscrizioni, iniziative e tanto lavoro
personale e gratuito. Questo ha permesso di poter fare affidamento su un luogo
che è oggi a disposizione di coloro che condividono questi valori e che sono
intenzionati ad offrire stimoli culturali ed etici alla vita politica e sociale
della nostra comunità, tenendo fede alla matrice riformista del socialismo
italiano ed europeo in opposizione alle barbarie e all’individualismo estremo
dell’attuale periodo storico».
Arezzo,
venerdì 18 gennaio 2019
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