GROSSETO – Un
pomeriggio per scoprire le più innovative opportunità professionali nei settori
agrario, agroalimentare e agroindustriale. A promuoverlo è la Fondazione ITS
EAT - Eccellenza Agroalimentare Toscana che, presso la propria sede in via Giordania
a Grosseto, ospiterà un Open Day per presentare i nuovi corsi post-diploma di Gastronomo
e di Farmer 4.0 che accompagneranno cinquanta giovani tra i 18 e i 29 anni nel
mondo del lavoro attraverso una formazione in ruoli di cui le imprese hanno evidenziato
il bisogno. L’appuntamento, fissato per le 16.30 di giovedì 19 settembre, favorirà
un confronto diretto con i docenti e con le aziende che permetterà di conoscere
le proposte formative e gli orizzonti occupazionali.
Le lezioni di Gastronomo avranno sede all’Unione Valdera di Pontedera (Pi) e quelle di Farmer 4.0 all’Istituto Agrario di Firenze, ma l’organizzazione di entrambi i percorsi poggia proprio su Grosseto dove è nata e opera la Fondazione ITS EAT, una “scuola speciale di tecnologia” istituita e riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per favorire una formazione specifica volta a migliorare la competitività del sistema economico e produttivo toscano. Alla base di ogni corso c’è infatti un duplice obiettivo: da una parte di fornire ai ragazzi una concreta futura opportunità lavorativa, mentre dall’altra di garantire professionisti in grado di far crescere l’agribusiness toscano. Gastronomo e Farmer 4.0 rispondono proprio a questa vocazione e, a testimoniarlo, è la collaborazione con decine di realtà di tutta la regione, con il coinvolgimento di aziende, consorzi, associazioni e istituzioni che si occuperanno delle 1.200 ore di lezioni in aula e delle 800 ore di tirocinio, fornendo tutte le competenze necessarie per il conferimento finale del diploma di Tecnico Superiore. «I due percorsi - spiega Paola Parmeggiani, direttrice della Fondazione ITS EAT, - saranno caratterizzati da un taglio fortemente pratico: gli allievi avranno la possibilità di formarsi all’interno delle diverse imprese al fianco dei loro professionisti per acquisire esperienze e conoscenze direttamente sul campo».
Le lezioni di Gastronomo avranno sede all’Unione Valdera di Pontedera (Pi) e quelle di Farmer 4.0 all’Istituto Agrario di Firenze, ma l’organizzazione di entrambi i percorsi poggia proprio su Grosseto dove è nata e opera la Fondazione ITS EAT, una “scuola speciale di tecnologia” istituita e riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per favorire una formazione specifica volta a migliorare la competitività del sistema economico e produttivo toscano. Alla base di ogni corso c’è infatti un duplice obiettivo: da una parte di fornire ai ragazzi una concreta futura opportunità lavorativa, mentre dall’altra di garantire professionisti in grado di far crescere l’agribusiness toscano. Gastronomo e Farmer 4.0 rispondono proprio a questa vocazione e, a testimoniarlo, è la collaborazione con decine di realtà di tutta la regione, con il coinvolgimento di aziende, consorzi, associazioni e istituzioni che si occuperanno delle 1.200 ore di lezioni in aula e delle 800 ore di tirocinio, fornendo tutte le competenze necessarie per il conferimento finale del diploma di Tecnico Superiore. «I due percorsi - spiega Paola Parmeggiani, direttrice della Fondazione ITS EAT, - saranno caratterizzati da un taglio fortemente pratico: gli allievi avranno la possibilità di formarsi all’interno delle diverse imprese al fianco dei loro professionisti per acquisire esperienze e conoscenze direttamente sul campo».
Nello specifico, il percorso
di Gastronomo formerà professionisti per il controllo, la valorizzazione, la
comunicazione e il marketing dell’agribusiness: ogni allievo avrà le competenze
per organizzare e gestire il controllo qualitativo di processi e prodotti, ma
anche per garantirne la conformità agli standard normativi in materia di
salvaguardia e tutela ambientale, qualità e sicurezza, import ed export. Al
termine di Farmer 4.0, invece, i partecipanti saranno capaci di operare nelle filiere
di produzione del comparto agrario e di trasformazione agroindustriale, sapendo
gestire i processi biotecnologici degli alimenti, assicurare la sostenibilità
ambientale ed eseguire studi di progettazione e fattibilità delle tecnologie
innovative dell’agricoltura di precisione. Per ulteriori informazioni è possibile
visitare il sito www.fondazione-eat.it.
Grosseto,
martedì 17 settembre 2019
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