lunedì 15 ottobre 2012

Due interrogazioni di Scatizzi sul degrado dei parchi aretini


AREZZO – Il verde pubblico e i parchi aretini sono al centro di due interrogazioni presentate da Luigi Scatizzi, capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo, al consiglio comunale di Lunedì 15 Ottobre. Entrambe rivolte all'assessore ai lavori pubblici Dringoli, le due interrogazione riguardano il parco di via Arno e il parco del Pionta, due zone accomunate da una simile situazione di degrado e di abbandono.
«Il parco di via Arno - ha spiegato Scatizzi, - è sempre più frequentato da tossicodipendenti e spacciatori che, soprattutto negli ultimi tempi, agiscono alla luce del sole e senza nemmeno preoccuparsi di nascondere la loro attività. Molti cittadini hanno più volte sottolineato il disagio e la pericolosità della zona, chiedendo un pronto intervento perché il parco tornasse ad essere un luogo dove fare sport o dove portare i bambini a giocare. Nella mia interrogazione ho chiesto se non fosse opportuna una mirata e puntuale presenza nel parco delle forze dell'ordine, specialmente nelle ore del tardo pomeriggio, per impedire che l'area, finanziata con il denaro pubblico, resti un luogo dedicato e frequentato esclusivamente da drogati e spacciatori». 
La seconda questione ha riguardato il Pionta, una zona lasciata a sé stessa, costellata da palazzine e immobili che cadono in rovina e caratterizzata negli ultimi mesi dal "parcheggio selvaggio". «Questo parco riveste un'importanza chiave per l'intera città - conclude Scatizzi. - È  vicino al centro cittadino e alla stazione ferroviaria e ospita le sedi dell'università, alcune strutture dell'Asl8, una scuola materna, un centro anziani, una palestra e un campo di calcio. Nonostante questo, l'area appare in grave degrado e sono sempre più gli automobilisti che approfittano di tale situazione per parcheggiare i loro mezzi anche sopra agli stessi prati o agli imbocchi dei viali di accesso. Alla luce di questo ho chiesto all'assessore di studiare una strategia per rivalorizzare quest'area, per farle ritrovare vivibilità e per permetterle di tornare un importante punto verde per tutti gli aretini».

Arezzo, Lunedì 15 Ottobre 2012

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