venerdì 5 ottobre 2012

La Fip presenta il progetto "Basket Rosa Arezzo"


AREZZO – La Federazione Italiana Pallacanestro ha individuato la provincia di Arezzo come base per promuovere il minibasket femminile. Il nuovo centro federale femminile si chiamerà "Basket Rosa Arezzo" e, già da fine Settembre, ha avviato la propria attività completamente gratuita presso la palestra aretina della scuola Curina.
Il progetto è stato presentato nel palazzo della Provincia in una conferenza in cui erano presenti, oltre a vari atleti e dirigenti del basket aretino, anche Gabriele Grandini (presidente Fip Toscana), Paolo Biggio (responsabile toscano del minibasket) e Paolo Bruschi (presidente Fip Arezzo). «Questo progetto di "basket rosa" è nato direttamente dalla Federazione per contrastare il declino della pallacanestro femminile - ha affermato Grandini in apertura di conferenza. - Nel progettare questa iniziativa la Fip ha individuato quattro provincie in tutta Italia e noi siamo felici che tra queste ci sia anche Arezzo, un luogo dove c'è una forte tradizione di minibasket ma dove, negli ultimi anni, è completamente venuto meno il basket rosa. Si tratta di un progetto ambizioso e lungimirante il cui obiettivo è di far radicare la pallacanestro femminile nel territorio, avvicinando il maggior numero di bambine alla pratica del minibasket». 
L'attività di "Basket Rosa Arezzo", che utilizzerà gli spazi della scuola primaria Curina, sarà caratterizzata da un doppio intervento: il primo sarà la mattina nelle classi in orario scolastico, il secondo il pomeriggio con gli allenamenti rivolti a tutte le bambine e le ragazze intenzionate a giocare a pallacanestro. «Per iniziare vogliamo diffondere l'attività ludico-motoria nelle scuole elementari - spiega Biggio. - Abbiamo previsto un intervento in orario scolastico che ci permetterà di lavorare con ben 17 classi, un numero che richiederà un grande impegno ma che ci permetterà di far conoscere il basket a centinaia di bambini e di bambine. Inoltre, sempre nelle scuole, offriremo ai maestri la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento volti alla conoscenza della pallacanestro. Nel pomeriggio invece alcuni giovani tecnici di varie società del territorio insegneranno a giocare a basket con alcuni allenamenti rivolti esclusivamente alle bambine. In questa prima fase uno dei punti di forza sarà rappresentato dalla gratuità del progetto: la federazione sosterrà le spese degli istruttori, delle strutture e dell'intero corso che per un anno non avrà alcun costo per le famiglie delle bambine che decideranno di giocare a basket».

Arezzo, Venerdì 5 Ottobre 2012

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