martedì 10 settembre 2013

Dal 118 alla chirurgia, interventi concreti per salvare il San Donato


AREZZO – L'ospedale di Arezzo sta subendo da tempo un lento depotenziamento di molti dei suoi servizi. La perdita della centrale del 118 è infatti solo l'ultimo episodio di una gestione che vede il San Donato sempre più debole e sempre più sacrificato a vantaggio di Siena, con Arezzo e gli aretini che si trovano sempre più penalizzati. I Popolari per Arezzo denunciano come tale impoverimento dell'ospedale, dovuto a scelte regionali di ordine politico e non da criteri di efficienza e di utilità, sia riconducibile anche al tardivo interessamento da parte dell'amministrazione comunale che si è mossa per tutelare il San Donato solo quando le scelte erano già state prese.
«Anche la battaglia per salvare il 118 sembra ormai persa - spiega il consigliere comunale Luigi Scatizzi. - Purtroppo ancora una volta la regione non ha tenuto in considerazione la qualità e l'efficienza di un servizio che, ottimamente diretto dal dottor Mandò, sarà comunque sottratto all'ospedale di Arezzo per esser trasferito verso Siena. Siamo rammaricati perché il sindaco Fanfani non è stato in grado di tutelare il San Donato e si è dimostrato combattivo solo quando le battaglie erano ormai perse: come Popolari per Arezzo abbiamo più volte denunciato le problematiche che affliggono l'ospedale, ma l'amministrazione si è limitata a risposte generiche senza mai dimostrare un impegno concreto per favorirne la soluzione». 
I Popolari per Arezzo si augurano ora un pronto intervento per evitare un ulteriore depotenziamento del San Donato, con misure volte a salvaguardare la qualità dei servizi essenziali. Tra le azioni più urgenti, ne sottolineano soprattutto tre: l'assegnazione dei primari in tutti i reparti vacanti, il mantenimento funzionale di tutti i reparti e, soprattutto, la riorganizzazione della chirurgia indicendo il concorso per individuare il nuovo primario. «Chiediamo con forza di prevedere alcuni investimenti per migliorare e rafforzare i servizi del polo provinciale - conclude Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo. - Lo stato di salute dell'ospedale è testimoniato dalla chirurgia, un reparto che era l'orgoglio del San Donato ma che da mesi è privo di una guida e giace nella disorganizzazione: chiediamo all'amministrazione e alla direzione dell'Asl8 di mantenere le promesse e di indire entro la fine di settembre il concorso per il nuovo primario capace di sviluppare il reparto e la robotica. In questa particolare fase dobbiamo far quadrato per salvare le eccellenze e i servizi del nostro ospedale, altrimenti sarà difficile evitare un lento e inesorabile depotenziamento a favore di Siena».
   
Arezzo, martedì 10 settembre 2013

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