AREZZO – L'ospedale di Arezzo sta subendo da
tempo un lento depotenziamento di molti dei suoi servizi. La perdita della
centrale del 118 è infatti solo l'ultimo episodio di una gestione che vede il
San Donato sempre più debole e sempre più sacrificato a vantaggio di Siena, con
Arezzo e gli aretini che si trovano sempre più penalizzati. I Popolari per
Arezzo denunciano come tale impoverimento dell'ospedale, dovuto a scelte
regionali di ordine politico e non da criteri di efficienza e di utilità, sia
riconducibile anche al tardivo interessamento da parte dell'amministrazione
comunale che si è mossa per tutelare il San Donato solo quando le scelte erano
già state prese.
«Anche la battaglia per
salvare il 118 sembra ormai persa - spiega il consigliere comunale Luigi
Scatizzi. - Purtroppo ancora una volta la
regione non ha tenuto in considerazione la qualità e l'efficienza di un
servizio che, ottimamente diretto dal dottor Mandò, sarà comunque sottratto
all'ospedale di Arezzo per esser trasferito verso Siena. Siamo rammaricati
perché il sindaco Fanfani non è stato in grado di tutelare il San Donato e si è
dimostrato combattivo solo quando le battaglie erano ormai perse: come Popolari
per Arezzo abbiamo più volte denunciato le problematiche che affliggono
l'ospedale, ma l'amministrazione si è limitata a risposte generiche senza mai
dimostrare un impegno concreto per favorirne la soluzione».
I Popolari per
Arezzo si augurano ora un pronto intervento per evitare un ulteriore
depotenziamento del San Donato, con misure volte a salvaguardare la qualità dei
servizi essenziali. Tra le azioni più urgenti, ne sottolineano soprattutto tre:
l'assegnazione dei primari in tutti i reparti vacanti, il mantenimento funzionale
di tutti i reparti e, soprattutto, la riorganizzazione della chirurgia indicendo
il concorso per individuare il nuovo primario. «Chiediamo con forza di prevedere alcuni investimenti per migliorare e
rafforzare i servizi del polo provinciale - conclude Giovanni Grasso,
vicepresidente dei Popolari per Arezzo. - Lo
stato di salute dell'ospedale è testimoniato dalla chirurgia, un reparto che
era l'orgoglio del San Donato ma che da mesi è privo di una guida e giace nella
disorganizzazione: chiediamo all'amministrazione e alla direzione dell'Asl8 di
mantenere le promesse e di indire entro la fine di settembre il concorso per il
nuovo primario capace di sviluppare il reparto e la robotica. In questa
particolare fase dobbiamo far quadrato per salvare le eccellenze e i servizi
del nostro ospedale, altrimenti sarà difficile evitare un lento e inesorabile
depotenziamento a favore di Siena».
Arezzo,
martedì 10 settembre 2013
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