AREZZO
– Per 10.130 esodati si accende la speranza
di ottenere il tanto atteso pensionamento. A renderlo noto è il Patronato Acli
di Arezzo che comunica che verrà riconosciuto un terzo contingente di persone
che, avendo cessato la loro attività lavorativa anzitempo rispetto a quanto
previsto dalla contestata riforma Fornero, godranno ora della possibilità di
rientrare nei sistemi di salvaguardia pensionistica sulla base dei requisiti
vigenti prima dell'attuazione della stessa riforma.
In questo gruppo di
esodati, che si aggiungono ai 65.000 del primo contingente e ai 55.000 del
secondo, vi rientreranno tutti coloro che sono stati esclusi dai primi
contingenti perché, in seguito alla cessazione del loro lavoro, hanno ricevuto
nuovi redditi da altre attività. «Con
questo nuovo contingente - spiegano dal Patronato Acli aretino, - si vanno a recuperare quelle persone che,
dopo aver interrotto il loro precedente lavoro in vista della pensione, per non
rimanere senza reddito si sono impegnati in una nuova attività che non gli ha fruttato
più di 7.500 € all'anno. Tutte queste persone erano state escluse dai
precedenti contingenti e avevano perso gran parte dei loro diritti alla
pensione, ma ora questo nuovo contingente è una giusta integrazione che rende
finalmente giustizia a 10.130 lavoratori italiani».
Potranno rientrare nel
terzo contingente tre categorie di lavoratori: chi ha cessato il proprio
rapporto di lavoro con accordi individuali o collettivi entro il 31 dicembre
2011, chi è stato autorizzato alla prosecuzione volontaria della contribuzione
entro il 4 dicembre 2011 e chi è stato collocato in mobilità ordinaria. Le
domande dovranno essere presentate entro mercoledì 25 settembre all'Inps ma,
nel frattempo, gli sportelli del Patronato Acli di Arezzo resteranno a
disposizione per informazioni, per controllare le posizioni dei lavoratori o
per assisterli nella compilazione dell'intera modulistica. «Il 25 settembre è una scadenza fondamentale
- concludono dal Patronato Acli, - perché
coloro che perderanno questo appuntamento rischieranno di vanificare le loro speranze
di pensionamento con le regole precedentemente in vigore, rischiando di
rimanere senza reddito e senza pensione per mesi o per anni. Come Patronato
Acli invitiamo tutti coloro che sono incerti sulla propria condizione a
rivolgersi ai nostri sportelli per acquisire informazioni e per inoltrare la
necessaria documentazione all'Inps».
Arezzo, mercoledì 11 settembre 2013
Arezzo, mercoledì 11 settembre 2013
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