AREZZO – Un romanzo per ripercorrere la
straordinaria e sfortunata vita di Lauro Minghelli. Il libro "A testa
alta" si sviluppa attraverso la storia di uomo che, con il suo sorriso e
la sua innata voglia di vivere, è riuscito per due volte ad entrare nei cuori
dei tifosi dell'Arezzo: prima indossando la maglia amaranto nella squadra di
Serse Cosmi e poi combattendo contro un avversario molto più ostico come la
Sclerosi Laterale Amiotrofica. Scritto da Andrea Lorentini, Luca Stanganini e
Katia Zeffiri, il romanzo sarà presentato alla cittadinanza con un grande
evento in programma sabato 15 febbraio, alle 17.00, nella sede dell'Arbitro
Club presso lo stadio comunale di Arezzo, a pochi passi dalla curva che porta
proprio il nome di Lauro Minghelli.
Condotta dal giornalista Andrea Avato, la
presentazione di "A testa alta" vedrà la presenza degli autori, della
famiglia e di tanti altri personaggi del mondo del calcio che sono ancora
legati con affetto al ricordo del calciatore e che con le loro parole hanno
contribuito alla realizzazione dell'opera.
Tra questi hanno assicurato la loro
presenza Serse Cosmi, Francesco Graziani e numerosi ex compagni di squadra. «Con questo libro - affermano gli autori,
- abbiamo fissato nel tempo la memoria e
i ricordi di un uomo che ha fornito un'incredibile lezione di vita. "A
testa alta" ripercorre la storia di Minghelli con un bel viaggio che,
dalle esperienze nel Torino e nell'Arezzo, parla di amicizie e di amori, fino
ad arrivare alla sofferenza, al dramma e alla disperazione legate ad una
malattia terribile come la Sla. Una malattia che Lauro ha affrontato con il
sorriso sulle labbra, facendo forza a chi gli stava vicino e, soprattutto,
sempre a testa alta». Il libro, edito dalle Edizioni Giorgio Vasari e
realizzato con il patrocinio del Comune di Arezzo, sarà presentato in una data estremamente
significativa perché il 15 febbraio 2014 cade nel decimo anniversario della
scomparsa di Lauro. Le parole dei presenti, le immagini e i video
rappresenteranno dunque la giusta occasione per mantenerne più vivo che mai il
ricordo.
Arezzo,
venerdì 14 febbraio 2014
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