giovedì 6 febbraio 2014

Un impegno concreto per attuare il Piano Interprovinciale dei rifiuti

AREZZO – Il Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti è un buon punto di partenza per attuare un rinnovamento delle politiche di raccolta e di smaltimento. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che mostrano piena soddisfazione per l'approvazione da parte del consiglio provinciale del piano, attuando così un passaggio che allinea la provincia aretina agli obiettivi fissati dalla regione Toscana. Uno degli aspetti più positivi del Piano Interprovinciale è l'incremento della differenziata fino al 70% della raccolta e del riciclo al 60%, due obiettivi ambiziosi ma che i Popolari per Arezzo ritengono pienamente raggiungibili come dimostra il positivo esempio fornito nei mesi scorsi dalla raccolta domiciliare porta-a-porta in Arezzo Sud (l'asse viario Olmo-Rigutino-Vitiano). L'esperimento, interrotto con il passaggio della gestione dei rifiuti da Aisa a Sei Toscana, aveva raggiunto punte di differenziata del 68% e rimane un precedente incoraggiante che dimostra l'efficacia di certe modalità di raccolta.
«Il Piano Interprovinciale appena votato - spiega Franco Romagnoli dei Popolari per Arezzo, - ha definito un contesto normativo ricco di opportunità per una corretta gestione del sistema dei rifiuti. Le tecniche di raccolta domiciliare hanno dimostrato di essere efficaci ed efficienti, dunque l'obiettivo della differenziata al 70% è tecnicamente raggiungibile come dimostrano gli esempi di Arezzo Sud e delle altre amministrazioni pubbliche della nostra provincia che si sono impegnate in questo senso».
L'approvazione del piano permette inoltre di scongiurare definitivamente il raddoppio del termovalorizzatore di San Zeno. I nuovi obiettivi fissano infatti la termovalorizzazione al 20%, dunque si rende obsoleto l'aumento dell'attuale impianto e la progettazione di nuovi inceneritori perché l'incremento della differenziata garantisce minori spese di smaltimento e maggiori ricavi per il riciclo dei materiali recuperati. «Lo stop alla progettazione del raddoppio - continua Romagnoli, - è il risultato più immediato, più concreto e più misurabile del Piano Interprovinciale, con un risparmio per le famiglie e le imprese della provincia di Arezzo di 150 milioni in 20 anni». La maggior criticità è ora insita nell'effettiva attuazione degli obiettivi del piano da parte delle amministrazioni comunali. L'esperienza di Arezzo Sud dimostra la possibilità concreta di arrivare al 70% della differenziata nel giro di tre anni, ma i Comune devono dimostrare volontà e impegno nel raggiungere l'obiettivo. «I Popolari per Arezzo - promette il segretario Lorenzo Roggi, - si impegneranno in una funzione di controllo e di stimolo perché l'amministrazione comunale riprenda al più presto le attività per l'estensione del porta-a-porta all'intero territorio».

Arezzo, giovedì 6 febbraio 2014

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