AREZZO – Le piogge degli
ultimi giorni hanno causato numerosi disagi in tutta la provincia di Arezzo. Dagli
allagamenti non si è salvata nemmeno la Valdichiana, con il rio di Cozzano che nelle
ultime ore ha rotto il proprio argine ed ha inondato i campi delle campagne tra
Vitiano e Frassineto. A denunciare questa situazione sono stati i Popolari per
Arezzo che, da sempre attenti alle problematiche della vallata, hanno ribadito
l'importanza della manutenzione dei fossi e dei torrenti del territorio aretino.
«L'argine del rio di Cozzano risulta
avere una falla di circa 10 metri - spiega il presidente Andrea Gallorini.
- Fortunatamente il torrente ha allagato
esclusivamente una zona agricola e dunque ha danneggiato solo le colture
circostanti, altrimenti saremmo a registrare danni molto più gravi alle abitazioni
e ai beni immobili dei residenti».
I Popolari per Arezzo chiedono dunque
all'amministrazione comunale di intervenire con urgenza per avviare un'opera di
recupero e di assestamento dell'argine del rio di Cozzano, scongiurando il
rischio di ulteriori inondazioni con le future piogge.
L'azione del Comune deve
però essere molto più incisiva e deve stimolare il Consorzio di Bonifica e gli altri
enti preposti al controllo dei torrenti e dei fossi a programmare interventi strutturati
di manutenzione in tutti i corsi d'acqua del territorio comunale. L'avanzato
stato d'incuria rappresenta infatti un pericolo anche per la viabilità
extraurbana perché espone le strade ad alti rischi di allagamenti che
renderebbero difficoltosa la circolazione soprattutto nelle campagne. «Gli stessi torrenti e i fossi - aggiunge
Gallorini, - sono in più punti
abbandonati e non puliti, una condizione che non consente il corretto deflusso
delle acque soprattutto nei momenti di maggior piovosità. Chiediamo dunque al
Comune e agli altri enti di strutturare un programma di interventi e di
controllo che possa tutelare la qualità e la cura del territorio, mantenendolo
in buono stato e scongiurando possibili future problematiche che metterebbero a
repentaglio la sicurezza di chi vi abita».
Arezzo, mercoledì 12 febbraio 2014
Nessun commento:
Posta un commento