AREZZO – La Chimera Nuoto
riparte da Raymond Catteau. Prima dell'inizio della nuova stagione sportiva,
sei tecnici e istruttori della società aretina hanno partecipato a Civitanova
Marche ad uno stage di una settimana tenuto dal più celebre studioso al mondo
di pedagogia natatoria: il francese Catteau. Il corso, denominato "La
ventilazione e la propulsione nella costruzione del nuotatore", ha visto
la presenza di oltre 50 allievi da Italia, Francia e Svizzera, con la Chimera
Nuoto che è stata rappresentata da Cinzia Carbone, Marco Licastro, Marco
Magara, Nicola Romanelli, Stefania Roncolini e Serena Zavarone. Lo stage si è
diviso tra lezioni pratiche in piscina e lezioni teoriche in aula, con tutti i
presenti che hanno approfondito e messo in pratica gli insegnamenti del
"Metodo Catteau". Questa pedagogia mette al centro le caratteristiche
di ogni singolo atleta e si basa esclusivamente su una didattica di tipo attivo
fondata sull'esperienza e sulla scoperta guidata, in cui l'istruttore si limita
a fornire le principali nozioni tecniche del nuoto e lascia poi libertà al suo
allievo di esprimersi per raggiungere un obiettivo.
Ogni atleta si sperimenterà
e capirà il movimento più adatto per migliorarsi, imparando a conoscere il
proprio corpo ed interiorizzando il gesto più adatto al suo scopo.
L'esperienza
pratica ha caratterizzato anche lo stage marchigiano, con tutti i tecnici
presenti che ogni mattina sono scesi in piscina per partecipare a veri e propri
allenamenti, a volte insieme agli altri allenatori e a volte con i giovani
nuotatori della società di Civitanova. Il perno del corso sono state la
respirazione sott'acqua e la propulsione, due elementi delle nuotata che, se applicati
correttamente, permettono di muoversi più velocemente. Dopo l'esperienza
attiva, nel pomeriggio, era la volta della teoria con il confronto su
determinati argomenti e alcuni lavori di gruppo per individuare le metodologie
di insegnamento più corrette. «Il
"Metodo Catteau" permette
un miglioramento della didattica - afferma Magara, direttore tecnico della
Chimera Nuoto, - perché fa perno non
sulla quantità dell'allenamento ma sulla qualità. Alcuni studi hanno dimostrato
che applicando il Catteau un atleta può raggiungere risultati migliori pur
diminuendo il carico di allenamento in virtù di un lavoro più consapevole sulla
struttura e sulla tecnica della nuotata». Terminato il corso, i tecnici
della Chimera Nuoto hanno immediatamente applicato negli allenamenti dei loro
atleti quanto appreso allo stage. Il tutto con l'obiettivo di innalzare
ulteriormente il livello del nuoto aretino.
Arezzo, lunedì 15 settembre 2014
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