AREZZO – Le Acli di Arezzo tracciano il proprio
futuro ripartendo dai quarantaquattro circoli del territorio. L'associazione
vivrà il suo più importante momento di democrazia e di confronto con il
congresso provinciale che, sabato 12 e domenica 13 marzo presso il nuovo teatro
di Capolona, rappresenterà l'occasione per rinnovare tutte le cariche elettive
e per tracciare i percorsi operativi da seguire nei prossimi anni.
L'appuntamento, a cadenza quadriennale, ha l'obiettivo di rimettere in moto
l'interno movimento aclista a partire dal basso e, per questo motivo, sarà
anticipato nelle prossime settimane dalle assemblee interne a tutti i circoli
per eleggere i loro nuovi consigli direttivi e i centocinquantatre delegati che
potranno prendere parte al congresso. Quest'ultimi avranno la responsabilità di
rappresentare la voce dei seimiladuecento tesserati delle Acli aretine e di
portare il loro contributo ai lavori svolti a Capolona. Uno dei loro principali
compiti riguarderà la scelta del nuovo consiglio provinciale, l'organo al cui
interno sarà individuato il presidente che guiderà l'associazione per il
prossimo quadriennio.
«Il congresso -
spiegano Massimo Casucci e Mauro Giovacchini, responsabili dell'organizzazione
dell'evento, - rappresenta una tappa
importantissima per dar voce all'intero territorio, captandone i bisogni e le
esigenze. Siamo orgogliosi del fermento che stiamo registrando in questi giorni
nei circoli perché indica l'entusiasmo e la vitalità di un'associazione dalla
forte identità cattolica e democratica che ogni volta sceglie di ripartire
dalle singole persone per ritrovare le necessarie motivazioni e per costruire
insieme a loro il proprio futuro».
Il congresso provinciale, a cui sono state invitate le
principali autorità politiche e religiose del territorio, rappresenterà il
momento in cui l'attuale presidente Stefano Mannelli, subentrato nel marzo 2013
ad Enrico Fiori, potrà tracciare un bilancio dell'operato e dei progetti degli
ultimi due anni. Tale verifica getterà le basi per orientare le Acli verso il
futuro, avviando una fase di discussione e di confronto che permetterà di
pianificare gli obiettivi e i percorsi di cui il nuovo consiglio provinciale
dovrà farsi carico. Il documento da cui partirà tale riflessione è "Niente
paura. Con le Acli attraversiamo il cambiamento", cioè una guida con gli
orientamenti congressuali indicati dalle Acli nazionali che i centocinquantatre
delegati dovranno poi calare nella realtà territoriale aretina. «Si parlerà di tanti temi come welfare,
lavoro, giovani e servizi - spiega Mannelli, - declinando le linee guida nazionali alle caratteristiche della
provincia di Arezzo e tracciando le direttrici di un impegno sociale e politico
volto a perseguire il bene comune».
Arezzo, lunedì 22 febbraio 2016
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