AREZZO – La nascita del primo tour operator
tutto aretino ha permesso alla città di diventare un importante snodo dei
viaggi verso il Sud America e l'Asia. Il progetto, nato dall'intuizione
dell'imprenditrice turistica Oletta Pagliai, ha trovato le proprie radici
nell'intenzione di valorizzare aree del mondo ancora in parte inesplorate
proponendo tour che, posti al di fuori dei classici itinerari occidentali, sono
costruiti per far vivere forti esperienze culturali, gastronomiche e
folcloristiche. Brasile, Colombia, India, Giappone e Panama sono risultate le
cinque rotte su cui Pagliai, dopo una lunga fase di ricerca, ha concentrato la
propria attenzione e il proprio lavoro, inaugurando l'innovativa esperienza di
Aretina Tours Operator. Questa realtà ha rapidamente riscosso l'interesse da
parte di singole persone, famiglie e interi gruppi da tutta la penisola
(specialmente dal nord e dalla capitale) che hanno sposato questa filosofia di
viaggio "alternativo" e che hanno configurato Arezzo come un punto di
collegamento privilegiato tra l'Italia e alcuni angoli del mondo fuori dai
circuiti tradizionali.
«L'obiettivo era
di porsi al fianco dei più noti tour operator attivi nel mercato turistico
- spiega Pagliai, - distinguendoci però
per la tipologia del viaggio proposto e facendo rotta su Paesi poco battuti. La
concretizzazione di questa idea ci ha permesso di configurarci come uno tra i
tour operator italiani più innovativi e alternativi».

Arezzo, giovedì 18 febbraio 2016
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