AREZZO – L'Arezzo Karate non va oltre ad un
doppio settimo posto al Campionato Italiano Assoluto di Kumite (Combattimento). La società ha partecipato alla più
importante competizione tricolore con una squadra formata da cinque atleti che
hanno meritato il pass dalla precedente fase di qualificazione regionale e che,
dopo settimane di allenamenti con i maestri Enrico Pelo e Alessandro Balestrini,
si sono messi alla prova al PalaPellicone di Ostia contro i più forti rappresentanti
del panorama del karate nazionale. Già alla vigilia c'era la consapevolezza che
questo confronto di altissimo livello avrebbe reso particolarmente difficile la
rincorsa alla medaglia e, in questo senso, la prima a pagarne le spese è stata
Ilaria Badalotti che, nei -55kg, ha debuttato contro la campionessa del mondo
in carica Sara Cardin del Centro Sportivo dell'Esercito che è andata poi a
vincere il titolo italiano. Dopo la sconfitta iniziale, l'atleta dell'Arezzo
Karate è stato ripescata e ha superato un turno riuscendo ad assestarsi sul
settimo gradino del podio.
Nella stessa categoria ha combattuto anche Irene
Marrone che ha avuto la sfortuna di incontrare al primo turno la bresciana
Alessandra Hasani, poi finalista contro la stessa Cardin, che l'ha
immediatamente estromessa dai giochi. Il secondo settimo posto è merito di Jessica
Marchesini che, nei +68kg, ha debuttato con una vittoria sulla veneta Sarah
Sarlo ma si è poi dovuta arrendere contro la futura medaglia di bronzo Alessia
Coppola Neri del Kodokan Firenze.
Per quanto riguarda la squadra maschile, Filippo Oretti ha
dovuto dare forfeit alla vigilia a causa di un infortunio mentre il più giovane
del gruppo, Simone Benincasa, ha pagato la scarsa esperienza e non è riuscito
ad andare avanti nel tabellone dei -67kg. Le principali emozioni sono state però
legate al veterano Marco Mencattini che, per limiti d'età, disputava il suo
ultimo Campionato Italiano Assoluto al termine di una carriera che gli ha
regalato tante medaglie e soddisfazioni. Nonostante la sconfitta al primo
turno, l'aretino è stato circondato dall'affetto e dagli abbracci di campioni e
compagni di lunghi anni di combattimenti. «L'ultimo
Campionato Italiano Assoluto della carriera è andato - ha scritto
Mencattini, - mi sarebbe piaciuto
chiudere in bellezza ma era quasi impossibile a causa degli acciacchi e del
livello altissimo degli avversari. Nonostante questo ho l'orgoglio di chiudere
a testa alta e con l'affetto di tanti amici: non esiste una medaglia che possa
eguagliare tutto questo».
Arezzo,
martedì 15 marzo 2016
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