AREZZO – Le Acli di Arezzo attivano un nuovo
"Punto Famiglia" presso la parrocchia del Sacro Cuore di piazza
Giotto. Lo sportello, voluto dal parroco don Giovanni Ferrari e realizzato in
collaborazione con Luigi Spallacci, ha l'obiettivo di accogliere ed ascoltare
le difficoltà vissute dalle famiglie a livello economico, relazionale o di
malattie, fornendo loro un'assistenza puntuale e un immediato supporto. Una
rete di volontari delle Acli sarà infatti attiva gratuitamente nei locali della
parrocchia per porre la propria professionalità e la propria competenza al
servizio dei più disparati bisogni familiari, con l'obiettivo di trovare
soluzioni e di indicare le possibili strade da percorrere. Il "Punto Famiglia"
potrà contare sul supporto dei vari uffici delle Acli (Patronato, Caf e
Federazione Anziani e Pensionati), ma sarà strettamente collegato anche ad
associazioni cittadine, servizi sociali ed esperti capaci di fornire mediazione
familiare, consulenza psicologica e consulenza legale.
«La maggior difficoltà - spiega Spallacci, responsabile del
servizio, - è spesso di capire a chi rivolgersi
in caso di bisogno, dunque con il nostro operato ci proponiamo di fornire
informazioni e orientamenti certi. La nostra prima azione, dunque, consiste nell'orientare
verso ciò che maggiormente serve alle singole persone, assicurando l'ascolto e
il supporto di un'associazione come le Acli».
Il "Punto Famiglia" del Sacro Cuore, oltre a
Spallacci, potrà contare in un primo momento sulla presenza di Angiolo Chini,
Giuliana Politini, Conforta Riccetti ed Ada Vescovi che hanno fornito la loro
disponibilità a don Giovanni per intervenire in caso di bisogno, mentre a
partire da settembre sarà inaugurato uno sportello fisso che riceverà tutti i
giovedì dalle 14.00 alle 16.00. Potranno rivolgersi a questo servizio uomini e
donne di tutte le età che attraversano criticità economiche legate al lavoro,
criticità relazionali che minacciano l'equilibro tra i membri della famiglia, e
criticità culturali legate soprattutto ai rapporti intergenerazionali. «La famiglia è la cellula della nostra
società e rappresenta la base del nostro futuro - aggiunge Spallacci, - ma è spesso costretta ad affrontare
situazioni di gravi crisi legate a solitudine, difficoltà economiche o situazioni
di violenza. Come Acli ci sembrava doveroso garantire ad ogni famiglia un luogo
di ascolto e di accoglienza che possa lavorare, per quanto possibile, per un
impegnativo e delicato compito di sostegno a tutti i suoi membri».
Arezzo, martedì
21 giugno 2016
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