AREZZO – Il panorama rugbystico aretino sta
vivendo uno dei suoi momenti più tristi. Ormai dallo scorso agosto si sta
portando avanti un clima di tensione tra le due società cittadine, il nuovo
Vasari Arezzo Rugby e lo storico Vasari Rugby, che sembra ben lontano dal
trovare una soluzione. I Popolari per Arezzo muovono dunque un invito
all'amministrazione comunale perché prenda una ferma posizione capace di metter
fine a questa buia vicenda e di spiegare alla cittadinanza quanto realmente sta
succedendo. Negli ultimi mesi le due società hanno presentato versioni parziali
relative agli accordi in essere per la convivenza nell'impianto di via
dell'Acropoli e hanno avanzato diritti l'una nei confronti dell'altra, con
l'unica conseguenza di allontanare sempre più una possibile collaborazione e di
generare confusione e imbarazzo nella cittadinanza.
Questa controversia ha
generato tanti punti interrogativi rispetto al rapporto tra i due poli della
vicenda, che lo scorso autunno avevano addirittura palesato la possibilità di
diventare una sola società.
Di chi sono le responsabilità se questo accordo non
è stato raggiunto? Quali sono i diritti e i doveri delle due società
nell'utilizzo degli spazi di via dell'Acropoli? Come intende agire l'amministrazione
per risolvere la situazione? Dal momento che l'impianto è di proprietà
comunale, i Popolari per Arezzo chiedono alla giunta di mostrare autorevolezza
e credibilità per porre termine ad una vicenda che potrebbe compromettere il
futuro del rugby cittadino e, allo stesso tempo, per permettere a chi è
virtuoso ed agisce correttamente di lavorare con serenità e di sviluppare il
proprio progetto sportivo. «Al momento
dell'assegnazione dell'impianto - spiegano i Popolari per Arezzo, - l'amministrazione ha dimostrato un'ammirevole
fermezza e una volontà di rispettare le regole: ora è necessaria una nuova
presa di posizione che ponga definitivamente termine a questa vicenda».
Arezzo,
giovedì 2 giugno 2016
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