AREZZO –
Una commemorazione per Aldo Moro e la sua scorta a quarant’anni dalla
scomparsa. In occasione dell’importante anniversario, le Acli provinciali di
Arezzo hanno organizzato la presentazione del libro “Gli eroi di via Fani” che
alle 18.00 di giovedì 17 maggio, nella Sala dei Grandi della Provincia di
Arezzo, permetterà di ricordare la figura del celebre statista e di conoscere i
cinque agenti della sua scorta uccisi al momento del rapimento il 16 marzo 1978.
L’incontro, patrocinato dalla Provincia di Arezzo, vedrà come protagonista lo
stesso autore dell’opera, lo scrittore e vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni,
che nei giorni scorsi ha ricevuto dalla Regione Toscana il premio “Pegaso”
proprio per il suo impegno nel portare alla luce aspetti mai realmente
approfonditi di quella strage, focalizzandosi sulla memoria di persone sacrificate
e dimenticate.
Per decenni, infatti, le attenzioni si sono concentrate
esclusivamente su Moro e sui brigatisti rossi, mentre l’uccisione di due carabinieri
e tre poliziotti è stata trascurata: questa lacuna è colmata in “Gli eroi di
via Fani”, dove l’autore ha portato a galla anche l’aspetto umano della vicenda
attraverso la ricostruzione delle vite dei cinque servitori dello stato scaturita
dalla visita dei luoghi dove vivevano e dal dialogo con le persone che li
avevano amati e conosciuti.
L’iniziativa
sarà arricchita dal contributo di Pier Luigi Castagnetti, esponente della Dc e
ultimo segretario del Partito Popolare Italiano che amplierà la riflessione di
Boni raccontando l’operato e l’eredità di Moro nella storia italiana. Gli
interventi saranno moderati da Andrea Gallorini, mentre ad aprire la
presentazione saranno i saluti del presidente della Provincia di Arezzo Roberto
Vasai, del presidente provinciale delle Acli Stefano Mannelli e del
responsabile nazionale del Servizio Civile delle Acli Matteo Bracciali. «Con questa commemorazione - spiega
Mannelli, - vogliamo ricordare il
sacrificio di Moro e degli inseparabili uomini della sua scorta, umili servitori
dello stato che hanno trovato la morte per la ferocia brigatista. L’iniziativa
è aperta all’intera cittadinanza che, attraverso la presenza di Boni e di
Castagnetti, potrà riflettere e far luce su una stagione che ha segnato uno
spartiacque della storia politica italiana, dal momento che da quell’anno è
iniziato il declino sia della componente armata delle Brigate Rosse che della
componente tradizionale dei partiti che avevano segnato il secondo dopoguerra».
Arezzo,
mercoledì 16 maggio 2018
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