AREZZO –
La potenza culturale italiana è lo strumento per combattere la mafia e la
corruzione, avviando così una necessaria fase di rilancio del Paese. Questo
tema sarà al cuore di un dibattito dedicato ai temi della civiltà e della
legalità che si terrà giovedì 10 maggio, alle 18.00, al Circolo Artistico in
Corso Italia, con la presenza di relatori autorevoli quali Rosy Bindi (già
presidente della Commissione Antimafia) e don Luigi Ciotti (fondatore
dell’associazione Libera - Contro Le Mafie). L’iniziativa, organizzata dalle
Acli di Arezzo con la collaborazione del rinato coordinamento provinciale di
Libera, troverà le proprie basi nella presentazione del libro “Pane sporco” in
cui il filosofo e scrittore romano Vittorio Alberti affronta le piaghe che
consumano la società italiana e che minano ogni prospettiva di progresso
civile.
L’opera rappresenta una forte denuncia sociale verso una cultura negativa
che disprezza il merito, la riflessione e la ricerca della bellezza, in nome di
interessi personali o di gruppo che favoriscono l’emergere delle mafie e della
corruzione. Questi temi saranno illustrati dallo stesso Alberti che è al
momento anche officiale per i temi politici del Dicastero per lo Sviluppo Umano
Integrale presso la Santa Sede. «Il tema
della legalità, del rispetto delle regole e dell’educazione al contrasto di
ogni tipo di corruzione è una missione fondamentale per la Provincia di Arezzo
- commenta Eleonora Ducci, vice presidente dell’ente. - Coordiniamo il tavolo sulla legalità e la sicurezza, promuoviamo questi
temi su tutti i livelli possibili da quello istituzionale a quello della
società civile, siamo impegnati nelle scuole e cerchiamo di dare un fattivo
contributo per una maggior sensibilizzazione».
La
presentazione di “Pane sporco”, moderata dal professor Paolo Nepi, si inserisce
all’interno delle iniziative legate alla ripartenza dell’attività ad Arezzo di
Libera che ha trovato l’impegno di numerose realtà del territorio, accomunate
dall’obiettivo di promuovere valori di giustizia sociale, tutela dei diritti,
trasparenza politica, legalità, democrazia e uguaglianza. «Questo incontro - aggiunge Marco Bracciali, referente provinciale
di Libera, - rappresenterà per la città
di Arezzo e per gli aretini un’importante occasione per riflettere e per
interrogarsi su alcuni dei mali che hanno macchiato la nostra identità».
In
questo senso, le testimonianze di Alberti, Bindi e don Ciotti rappresenteranno
l’occasione per riaffermare la necessità di recuperare la bellezza dei valori
culturali e morali, oltre alle energie necessarie per contrastare le dilaganti
piaghe delle mafie e della corruzione che da anni contaminano il tessuto
sociale italiano. «“Pane sporco” - conclude
Stefano Mannelli, presidente delle Acli, - rappresenta
una denuncia ad una situazione che ha infangato il patrimonio italiano e che
trova solo nella cultura della bellezza, del merito, del rispetto delle regole
e della legalità l’unica strada per far ripartire il nostro Paese».
Arezzo,
mercoledì 9 maggio 2018
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