AREZZO
– Tra Casa delle Culture e Cam - Centro Accoglienza
Minori, il mese di maggio sarà funesto per due importanti servizi sociali di
Arezzo. I Popolari per Arezzo denunciano come l’ormai nota chiusura del centro
di informazione, consulenza e orientamento dedicato agli stranieri si sommerà proprio
in questi giorni anche alla chiusura della struttura di via Verdi che finora aveva
ospitato bambini in situazione di grave difficoltà familiare e avevo offerto loro
un ambiente residenziale dove crescere serenamente. L’amministrazione comunale,
dunque, priverà centinaia di persone di due solidi punti di riferimento.
In
primis, i Popolari per Arezzo esprimono amarezza per la scelta di interrompere
la positiva esperienza della Casa delle Culture e per non aver provato a
trovare alternative per mantenere attivo questo luogo di incontro e di coesione
attraverso un bando economicamente più sostenibile, limitandosi ad annunciare
che i percorsi di cittadinanza per i nuovi arrivati saranno delegati alla Fraternita
dei Laici ma senza precisare i dettagli relativi a servizi, risorse, personale
e attività di integrazione.
In parallelo c’è la chiusura del Cam per cui non è
stato rinnovato il bando della gestione e che dunque priverà i minorenni
attualmente ospiti di un importante luogo di crescita, formazione ed educazione
in un periodo delicato come la fine dell’anno scolastico. «Questi bambini - spiega Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - sono già lontani e separati dalla famiglia
naturale, dunque perderanno anche la presenza di compagni ed operatori che
erano riusciti ad incarnare una nuova idea di casa e di famiglia.
L’amministrazione, tra l’altro, non ha espresso chiaramente le proprie
intenzioni rispetto a ciò che seguirà alla chiusura di Cam e Casa delle
Culture, ma l’unica certezza è la perdita da parte della cittadinanza di spazi
e di servizi, senza sapere se e come verranno riproposti. Si tratta di due mancanze
avvenute in contemporanea che mostrano ancora una volta la scarsa sensibilità
dell’attuale giunta verso questi temi».
Arezzo,
mercoledì 23 maggio 2018
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