AREZZO – Il busto ottocentesco di Mecenate è stato
restaurato, valorizzato, reinaugurato e reso alla città in tutta la sua
storicità. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Lions Club Arezzo
Mecenate che, portando nel nome il ricordo del patrizio romano promotore di
arte e letteratura, ha deciso di impegnarsi per un pieno recupero del monumento
a lui dedicato e collocato nei giardini dell’anfiteatro romano adiacenti al
Museo Archeologico Nazionale “Mecenate”. L’opera è del 1834 e, donata alla
città dal medico Pietro Manni su copia del busto di Mecenate esposto nei Musei
Capitolini di Roma, fu inizialmente posta nel palazzo del Comune ed è stata poi
collocata nell’attuale posizione all’inaugurazione del museo nel 1937, ma nel
corso dei decenni è stata danneggiata, rovinata e annerita dall’azione degli
agenti atmosferici e dello smog.
Il Lions Club Arezzo Mecenate ha così scelto di valorizzare questo busto e ha sostenuto i lavori di restauro in stretta sinergia con il Polo Museale della Toscana a cui fanno capo lo stesso Museo Archeologico e l’anfiteatro, con cui è stato definito il progetto ed è stato affrontato l’iter burocratico. «I Lions sono da sempre impegnati al servizio del territorio - spiega Paolo Lupo, presidente del club, - e noi abbiamo scelto di declinare questo impegno da un punto di vista culturale e artistico, trovando la preziosa collaborazione della dottoressa Maria Gatto. Il busto di Mecenate è collocato in uno degli angoli più affascinati e storici della città ma, purtroppo, da anni giaceva in degrado e aveva perso la sua monumentalità e la sua storicità: siamo orgogliosi di aver sostenuto le spese e la burocrazia per compiere questo intervento di restauro che rende l’opera alla fruizione di cittadini e di turisti, recuperando una parte importante della memoria e dell’identità della nostra città».
Il Lions Club Arezzo Mecenate ha così scelto di valorizzare questo busto e ha sostenuto i lavori di restauro in stretta sinergia con il Polo Museale della Toscana a cui fanno capo lo stesso Museo Archeologico e l’anfiteatro, con cui è stato definito il progetto ed è stato affrontato l’iter burocratico. «I Lions sono da sempre impegnati al servizio del territorio - spiega Paolo Lupo, presidente del club, - e noi abbiamo scelto di declinare questo impegno da un punto di vista culturale e artistico, trovando la preziosa collaborazione della dottoressa Maria Gatto. Il busto di Mecenate è collocato in uno degli angoli più affascinati e storici della città ma, purtroppo, da anni giaceva in degrado e aveva perso la sua monumentalità e la sua storicità: siamo orgogliosi di aver sostenuto le spese e la burocrazia per compiere questo intervento di restauro che rende l’opera alla fruizione di cittadini e di turisti, recuperando una parte importante della memoria e dell’identità della nostra città».
Il
monumento è stato inaugurato con una cerimonia pubblica a cui erano presenti,
oltre allo stesso Lupo, anche il direttore del Polo Museale della Toscana
Stefano Casciu, la direttrice del Museo Archeologico e dell’anfiteatro Maria
Gatto, l’assessore comunale Marcello Comanducci, il consigliere provinciale
Alessandro Caneschi e il secondo vicegovernatore del distretto 108LA Toscana
dei Lions Pier Luigi Rossi. Nell’occasione sono stati presentati i lavori di
restauro del busto per riportarlo alle condizioni originarie, a partire dalla
ricostruzione del naso di Mecenate e dalla pulitura di tutte le superfici, fino
ad arrivare alla realizzazione di una pavimentazione perimetrale,
all’installazione di un dissuasore in acciaio per proteggerlo e
all’applicazione di una targa in due lingue che potrà finalmente presentare l’opera
e il personaggio storico agli aretini e ai turisti. «Questo monumento da tempo chiedeva di essere recuperato - ha
commentato Casciu, - e l’occasione è
arrivata grazie al Lions Club Arezzo Mecenate che ha fornito un modello di
positiva collaborazione tra pubblico e privato che, unendo le forze, può
portare a grandi risultati e può contribuire a valorizzare ancor di più i tanti
tesori delle nostre città».
Arezzo,
lunedì 4 giugno 2018
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