AREZZO
– L'Arci Pesca Fisa di
Arezzo ha festeggiato la conclusione di una stagione ricca di grandi risultati
sportivi e sociali. Dalla vittoria del titolo italiano alla nascita del settimo
circolo, l'associazione ha confermato la vitalità e le potenzialità della pesca
sul territorio provinciale, mantenendo attivo il proprio impegno nonostante da
oltre un anno sia priva di risorse economiche e di riferimenti istituzionali
per il vuoto creato dal passaggio delle competenze su questa disciplina dalla
Provincia alla Regione. Per sopperire a tale situazione sono risultati
fondamentali i circoli presenti nelle varie vallate che si sono confermati un
punto di riferimento aggregativo e sportivo per tutti i cinquecento pescatori
dell'Arci Pesca Fisa. Tra questi ha brillato soprattutto l'Nsps Terranuovese
Colmic che con i suoi atleti si è portata ai vertici delle classifiche
nazionali e regionali. Il risultato più importante è indubbiamente lo storico
primo successo nel Campionato Italiano a Box che ha consacrato i pescatori
valdarnesi come i migliori della penisola davanti a realtà storiche e ben più
titolate.
Nel Campionato Toscano, invece, è arrivata la conferma tra le realtà
d'eccellenza della regione con il secondo posto alle spalle dei pisani del
Valdelsa, mentre a livello individuale è stato festeggiato il primo e il terzo
posto nel campionato provinciale Carpa-Lago.
«Abbiamo vissuto una stagione da incorniciare - afferma soddisfatto
il presidente provinciale dell'Arci Pesca Fisa Alfredo Rondoni, - con tanti risultati di prestigio che
confermano l'importanza e il valore della pesca sul nostro territorio. Tutto
questo, tra l'altro, è arrivato in un momento particolarmente difficile perché
la riforma delle Provincie ha privato la pesca di ogni riferimento politico».
Il 2015 è
stato anche l'anno della nascita del settimo circolo provinciale alle Chianacce
a Foiano che si aggiunge a quelli già attivi in Valdarno, in Casentino e in
Valdichiana. Una diffusione tanto capillare permette di mantenere vive tutte le
attività svolte dall'Arci Pesca Fisa di Arezzo per la tutela dell'ambiente
fluviale: il costante servizio
di vigilanza ittica, l'apertura della pesca sul torrente Corsalone e la
gestione dell'impianto ittiogenico di Carda per l'allevamento delle trote-fario
utilizzate per ripopolare i corsi d'acqua della provincia «Ci auguriamo che nel 2016 questa fase di
buio istituzionale venga superata - aggiunge Rondoni, - e che torni ad essere valorizzata una disciplina che aggrega centinaia
di appassionati e che opera al servizio dell'intero territorio».
Arezzo,
martedì 22 dicembre 2015
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