AREZZO – I primi due anni di lavoro dello
sportello contro le dipendenze delle Acli forniscono un quadro chiaro delle
emergenze sociali vissute ad Arezzo. Questo servizio è tenuto dal Gruppo 13, onlus
che opera in stretta sinergia con la comunità di San Patrignano, e vuole
offrire un punto di ascolto per coloro che sono affetti da dipendenze e per le
loro famiglie, avviando un percorso motivazionale e psicologico di recupero e
di reinserimento sociale. Avviato nel marzo 2014, lo sportello ha accolto
nell'ultimo biennio tanti ragazzi arrivati autonomamente o indirizzati da
strutture come il Sert, affrontando insieme a loro le varie tipologie di
dipendenza (droga, alcool e gioco) con l'obiettivo di intercettare tali
problematiche e di fornire un supporto per superarle con la prospettiva
dell'accompagnamento verso la stessa comunità di San Patrignano.
Questo lavoro
ha permesso di tracciare un profilo delle dipendenze ad Arezzo che riguardano
prevalentemente una fascia d'età molto giovane tra i venti e i trent'anni che,
già nell'adolescenza, inizia a fare uso di sostanze pericolose come l'eroina
(in forte aumento), la cocaina e l'alcool. «Nei
primi due anni di servizio ad Arezzo - spiega Annamaria Carletti,
presidente del Gruppo 13 e responsabile dello sportello presso le Acli, - abbiamo lavorato in collaborazione con il
Sert e abbiamo registrato un'emergenza superiore a quanto ci aspettavamo: tanti
ragazzi, da soli o con le loro famiglie, si sono rivolti a noi e hanno
evidenziato l'esigenza di superare una qualche dipendenza. Abbiamo valutato che
esistono tante situazione sommerse che fanno fatica ad emergere, dunque il
nostro invito è a superare la vergogna e la paura per avviare un reale percorso
di recupero necessario per progettare un nuovo futuro».
Lo sportello contro le dipendenze è fruibile gratuitamente
ogni giovedì dalle 9.30 alle 12.30, e vuole avviare un progetto di recupero e,
eventualmente, di accompagnamento verso San Patrignano. Una recente innovazione
è rappresentata dal parallelo percorso vissuto con un gruppo di genitori che
hanno i figli interessati dal problema delle dipendenze e che hanno scelto di
prendere piena consapevolezza del tema e di strutturare sinergie condivise. «Il dramma delle dipendenze ad Arezzo -
aggiunge Stefano Mannelli, presidente delle Acli, - è tornato drammaticamente alla luce pochi giorni fa con la morte del
giovane nel parco del Pionta. Queste situazioni nascono dalle più diversificate
cause: la fragilità delle persone, la mancanza di dialogo con gli adulti e con
i genitori, la scarsa attenzione e l'assenza di ascolto verso la sfera emotiva
del ragazzo nel periodo dell'adolescenza che spesso sfociano in atteggiamenti
di isolamento e ribellione. In questo senso, lo sportello contro le dipendenze
rappresenta un utile servizio alla città, ma è importante anche studiare nuove
strategie per prevenire questi problemi, iniziando fin da giovani ad educare ai
corretti stili di vita e a promuovere la cultura della legalità».
Arezzo, lunedì 6 marzo 2017
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