AREZZO – Le frazioni aretine continuano ad essere
poco considerate da parte dell'amministrazione comunale. I Popolari per Arezzo
lamentano che, nonostante le tante promesse elettorali, i territori al di fuori
della città continuano ad essere in fondo all'agenda politica e non ottengono
adeguata valorizzazione. L'ultimo programma triennale delle opere pubbliche,
infatti, non offre un adeguato spazio ai tanti interventi necessari per
garantire le infrastrutture essenziali, per favorire la sicurezza e per
incentivare la socializzazione nelle frazioni. Nemmeno i finanziamenti relativi
al bando governativo di riqualificazione urbana sono stati uno stimolo per
liberare risorse comunali e per far fronte alle tante esigenze dei piccoli
centri dove vive il 40% della popolazione aretina.
Al contrario, il confronto tra il programma triennale delle
opere pubbliche approvato poche settimane fa e quello dell'anno precedente
mostra come gli interventi e i relativi finanziamenti siano addirittura
diminuiti.
In previsione, infatti, sono state ridotte le opere messe a cantiere
e sono stati addirittura depennati interventi riguardanti, ad esempio, la
variante al passaggio a livello di Giovi o il parcheggio a Rigutino. «Il nostro appello - commenta Andrea
Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - è che l'amministrazione comunale ascolti e dia finalmente risposte
concrete a quei tanti cittadini che vivono e animano le frazioni. Alcune opere
che sono state terminate in questi giorni, come il nuovo marciapiede lungo la
Strada Regionale 71 a Vitiano, sono il frutto della vecchia amministrazione di
centrosinistra e sono stati richiesti a gran voce nel corso degli anni dai
Popolari per Arezzo. Gli scarsi interventi previsti dal programma triennale
delle opere pubbliche sono un campanello d'allarme che denota l'inadeguata attenzione
verso tutta quella realtà urbana e sociale che circonda la città».
Arezzo,
sabato 25 marzo 2017
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