AREZZO – La sanità deve tornare vicina ai
cittadini. A sostenerlo è il Partito Socialista Italiano della Zona Aretina che
invita gli amministratori dei vari Comuni a creare un fronte unitario per una
decisa presa di posizione contraria al sistema dell’Area Vasta e per tornare a
valorizzare i Distretti Sanitari locali per fornire servizi più puntuali e più
prossimi ai territori. I socialisti ritengono evidente il fallimento della
riforma sanitaria regionale che ha prodotto le mega Asl e, di conseguenza,
chiedono un impegno concreto da parte della politica per un cambiamento.
Negli
ultimi anni, infatti, è peggiorata la situazione degli ospedali e dei servizi
territoriali, sono aumentati i costi a carico dei cittadini, si sono allungate
le liste di attesa per le prestazioni specialistiche e si è verificato un
progressivo aumento della distanza dagli effettivi bisogni dei cittadini. «Tra convegni, proposte di legge veramente astratte
e dichiarazioni vaghe - commenta Alessandro Giustini, segretario del Psi
della Zona Aretina, - da mesi si discute
di questo fallimento, ma non si intravedono serie azioni di miglioramento».
I
socialisti ritengono di prioritaria importanza la separazione di aree
territoriali che presentano problematiche e necessità diversificate.
L’organizzazione sanitaria deve tornare ad essere vicina ai cittadini e ai
Comuni che, unica autorità legittima a tutela della salute locale, sono
preposti per analizzare i problemi del territorio, per controllare i servizi
offerti e per garantire risposte efficienti ai bisogni. «Da quando Arezzo non ha un proprio distretto - continua Giustini, -
si sono ridotte molte prestazioni
soprattutto per anziani e disabili, a favore di altri territori. Questo ha
costretto ad attese e a lunghi viaggi in altri ospedali, con disagi sempre maggiori
per tante famiglie. Invitiamo gli amministratori ad assumere posizioni decise
per raggiungere l’autonomia territoriale: i tanti cittadini con cui ci
confrontiamo si augurano di non dover attendere le elezioni regionali per vedere
un cambiamento di cui c’è urgente bisogno».
Arezzo,
giovedì 29 novembre 2018
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