AREZZO – Lo scontro tra il
sindaco e Andrea Boldi ha, ancora una volta, ribadito le profonde divisioni tra
enti e istituzioni cittadine che impediscono di operare per il bene della collettività.
Ad affermarlo sono i Popolari per Arezzo che ritengono di assoluta gravità i
fatti emersi e pubblicamente denunciati negli ultimi giorni dal presidente di
Arezzo Fiere&Congressi riguardo all’isolamento istituzionale dell’ente, verso
il cui operato esprimono piena solidarietà e deciso appoggio. L’associazione
invita a ristabilire un clima di confronto e di collaborazione che rappresenta
l’unica chiave per uno sviluppo economico del territorio, non lasciando cadere
nel vuoto la forte e comprensibile presa di posizione di Boldi che, molto ben
argomentata e dettagliata, fa emergere la situazione di difficoltà in cui si
trova ad operare Arezzo Fiere&Congressi.
«Ancora una volta sono emersi i
campanilismi e le spaccature politiche che ostacolano il progresso cittadino
- commentano i Popolari per Arezzo. - Abbiamo ufficialmente appreso che manca cooperazione per
investimenti e per centri potenziali di produzione di reddito e di visibilità
per Arezzo. Appare inaccettabile sapere dalle parole di Boldi che le attività
della terza struttura fieristica dell’Italia centrale non ricevano l’appoggio
istituzionale necessario e che, anzi, siano ostacolate. Tutto questo ci porta a
richiamare ad un cambio di atteggiamento e di mentalità, per una gestione del
potere che sia realmente svolta nell’interesse e nel bene della comunità».
I Popolari per Arezzo
invitano a fare piena chiarezza relativamente alla questione, facendo emergere
in modo chiaro e trasparente anche se e come l’amministrazione abbia operato e
collaborato per porre Arezzo Fiere&Congressi nella condizione di crescere,
di essere valorizzata e di operare al meglio. L’associazione ringrazia infine
il presidente Boldi per aver illustrato queste spaccature e per aver reso note
le scelte politiche avverse all’ente da lui presieduto. «Un
ulteriore interrogativo - continuano i Popolari per Arezzo, - riguarda i motivi del silenzio delle forze politiche
di tutti gli schieramenti, compreso il Pd e il resto dell’opposizione, e anche degli
assessori regionali considerando che la Regione Toscana detiene un importante
pacchetto azionario di Arezzo Fiere&Congressi. Riteniamo questi silenzi
ingiustificati e chiediamo un impegno comune per tutelare un ente che, con il
supporto di tutti, potrebbe favorire un reale sviluppo del territorio».
Arezzo,
giovedì 15 novembre 2018
Nessun commento:
Posta un commento