AREZZO – Prosegue il lento
impoverimento dei corsi di laurea della città di Arezzo. L'Università di Siena,
gravata da una crisi finanziaria, sta infatti attuando una politica di decentramento
con l'obiettivo di ridurre i costi riportando nella propria città i corsi di
laurea e le lezioni dislocate in altre sedi. Queste decisioni stanno colpendo
anche Arezzo come dimostra la recente scelta dell'ateneo di ridurre i servizi
per i corsi di laurea nelle professioni sanitarie, mettendo a rischio le
iscrizioni anche per facoltà storiche come "Infermieristica" (che
ogni anno forma oltre 55 infermieri), "Tecniche di laboratorio
Biomedico" e "Fisioterapia". I nuovi iscritti di questi corsi vedranno
trasferite parte delle lezioni dalla sede di Arezzo a quella senese, vivendo in
prima persona numerosi disagi economici e logistici. Queste problematiche sono
state evidenziate dai Popolari per Arezzo in un'interrogazione presentata nel
corso dell'ultimo consiglio comunale per chiedere all'amministrazione se è
stata informata di questo progetto di ridimensionamento dei suoi corsi di
laurea e, nel caso, di scongiurare questo trasferimento.
«Il Comune deve difendere
questi corsi - ha spiegato Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per
Arezzo, - che hanno sempre formato tanti
professionisti sanitari e che hanno fornito a tanti giovani la possibilità di
avere sul territorio un corso di laurea efficiente per la formazione di
infermieri, fisioterapisti e tecnici di laboratorio. Questi stessi giovani
rischiano ora di vivere un lento spostamento da Arezzo a Siena per una scelta
che rappresenta un vantaggio economico per l'università senese ma che scarica
tutti i suoi costi sugli studenti e sulle loro famiglie che si troveranno a
sostenere spese economiche per i viaggi e notevoli difficoltà logistiche per i
pessimi collegamenti tra le due città».
I corsi aretini sono strettamente
connessi con gli ospedali provinciali dunque i Popolari per Arezzo chiedono un
pronto intervento anche della direzione sanitaria dell'Asl8 per arginare insieme
al Comune lo scenario previsto dall'Università di Siena. «L'Asl8 - ha aggiunto il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - ha recentemente incontrato la Commissione
Sanità del Comune e ha rimarcato l'importanza del legame tra Arezzo e i suoi
corsi di laurea, con l'obiettivo di farli crescere e di estenderli nell'area
del Pionta». Una soluzione provvisoria proposta dai Popolari per Arezzo è
di prevedere innovative lezioni di teledidattica in cui il docente interagisca
con gli studenti tramite apparecchi informatici. Questa forma di insegnamento,
già adottata da altre università italiane, permetterebbe con un costo irrisorio
di scongiurare momentaneamente i tanti disagi che altrimenti sarebbero vissuti
dai 200 universitari aretini.
Arezzo, domenica 1 giugno 2014
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