AREZZO – Una serie di interventi per migliorare
la viabilità, la vivibilità e il decoro urbano. A richiederli sono stati i
Popolari per Arezzo che hanno presentato all'assessore ai lavori pubblici
Franco Dringoli alcune interrogazioni su varie problematiche che interessano
numerose zone cittadine. La prima riguarda la totale assenza di illuminazione
tra il cimitero di Santa Firmina e la vicina località di Monastero, lungo un
tratto di strada di 300 metri di dimensioni ridotte e privo, tra l'altro, di
marciapiede. Questa zona, attraversata principalmente da anziani, rappresenta
per i pedoni un potenziale pericolo considerando anche la velocità di
percorrenza delle automobili, dunque il consigliere comunale Luigi Scatizzi ha
proposto alla giunta di procedere all'installazione di alcuni punti luce garantendo
così una maggior visibilità e sicurezza alla viabilità e scongiurando eventuali
incidenti.
«Siamo soddisfatti -
aggiunge Giovanni Grasso, segretario dei Popolari per Arezzo, - perché l'assessore ha colto la nostra
proposta, presentando la problematica all'ufficio competente e impegnandosi nel
procedere alla messa in sicurezza della zona».
Per quanto riguarda il
decoro urbano, i Popolari per Arezzo hanno chiesto all'amministrazione di
interessarsi dell'immobile situato lungo viale Amendola, di fronte al Centro
Commerciale Setteponti, destinato alla vendita di oggetti di edilizia per il
decoro di giardini, strade e abitazioni. Lo stabile che ospita tale esercizio
si presenta infatti in condizioni fatiscenti, in forte degrado e con pericolose
lamiere in ferro, fornendo un brutto spettacolo per chi transita dalla strada.
«Abbiamo invitato l'amministrazione a
intervenire - spiega Scatizzi, - per
rappresentare alla proprietà l'esigenza di rendere più dignitosa la propria
struttura a vantaggio del decoro della città e della loro stessa attività
commerciale». Infine i Popolari per Arezzo hanno posto l'attenzione sulla
possibilità del Comune di acquisire il posteggio di via XXV Aprile davanti agli
uffici e agli esercizi commerciali del "Baco d'oro". Gli accordi
intercorsi al momento dell'edificazione prevedevano infatti un ritorno della
proprietà del piazzale all'istituzione comunale, dunque Scatizzi ha chiesto a
che punto siano le procedure per la riacquisizione, quali siano i tempi per
concludere la procedura e, soprattutto, se la futura gestione sarà affidata
all'Atam.
Arezzo,
martedì 10 giugno 2014
Nessun commento:
Posta un commento