venerdì 27 giugno 2014

Occorre riflettere sulle politiche scolastiche del Comune di Arezzo

AREZZO – Quale futuro per il servizio scolastico del Comune di Arezzo? Questa domanda è stata sollevata nell'ultimo consiglio comunale dai Popolari per Arezzo con un'interrogazione rivolta al sindaco Giuseppe Fanfani e all'assessore alla scuola Barbara Bennati per ricevere chiarimenti sul futuro delle scuole pubbliche. I recenti pensionamenti di numerosi insegnanti di asili comunali non sono seguiti da nuove assunzioni e hanno dunque reso urgente l'esigenza di definire con chiarezza e senza equivoci la linea che il Comune intende seguire in merito alle politiche educative. Inoltre la crisi economica e la riduzione delle risorse finanziarie hanno portato alla dismissione o all'esternalizzazione di servizi comunali e, tra questi, è stato interessato anche il sistema scolastico.
«Il mancato reintegro degli insegnanti pensionati e le esternalizzazioni di molte scuole - spiega Lorenzo Roggi, segretario dei Popolari per Arezzo, - hanno portato i Comuni a passare da principali erogatori di servizi al cittadino a principali appaltatori. Questa trasformazione deve spingere l'amministrazione a compiere alcune scelte strategiche riflettendo su quali servizi sono da mantenere perché caratterizzanti della propria missione e quali invece possono diventare oggetto di esternalizzazione».
Tali scelte porteranno dunque a definire cosa il Comune manterrà con la gestione diretta e cosa, al contrario, affiderà in concessione predisponendo apposite strutture di controllo, di gestione e di pianificazione. In questa fase decisionale la richiesta dei Popolari per Arezzo è di coinvolgere anche il consiglio comunale per discutere insieme di una linea politica tanto importante che delineerà lo scenario futuro dei servizi cittadini. «Vogliamo veramente che il Comune esca dalla gestione del servizio scolastico? - ha chiesto il consigliere comunale Luigi Scatizzi. - Si tratta di una strada imboccata consapevolmente? L'esternalizzazione è dovuta a fattori economico-finanziari o a scelte politiche? Sono domande su cui tutto il consiglio deve esser chiamato a riflettere con estrema attenzione».

Arezzo, sabato 28 giugno 2014

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