AREZZO
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L'amministrazione cittadina non può rimanere immobile in attesa delle prossime
elezioni. Le ultime settimane sono state infatti caratterizzate da un blocco
politico della città, con il consiglio comunale che è rimasto congelato e con la
giunta che si è limitata alle pratiche di routine. Dai Popolari per Arezzo
arriva dunque un invito all'amministrazione a riprendere immediatamente a
governare e ad affrontare con tempismo tante importanti tematiche, dalla
sicurezza alla sanità, senza attendere gli esiti delle elezioni di maggio. La
coalizione di centrosinistra che attualmente guida la città si trova infatti
nella condizione di poter già iniziare ad impegnarsi per attuare il proprio programma
politico e di poter così mostrare ai cittadini la sua volontà di cambiare passo,
dunque deve assolutamente evitare ogni atteggiamento passivo e remissivo.
«La ventata di rinnovamento politico introdotta
dal candidato sindaco del centrosinistra Matteo Bracciali - spiega Luigi
Scatizzi, capogruppo dei Popolari per Arezzo, - deve già iniziare a portare i suoi frutti concreti. In questo senso, è
impensabile ingessare i lavori del consiglio comunale per i prossimi quattro
mesi e tenere così ulteriormente immobilizzata l'amministrazione: gli aretini
sono già in attesa di risposte concrete per la città e per i cittadini».
La
colazione di centro-sinistra, di cui i Popolari per Arezzo fanno parte, ha
infatti promesso una rottura nei confronti del passato e delle ultime
amministrazioni comunali, denotando un desiderio di cambiamento di passo
politico volto a portare idee e soluzioni alla città. L'amministrazione avrà
dunque tempo fino alle elezioni per dimostrare di saper trasformare le promesse
in fatti. «Come Popolari per Arezzo -
aggiunge il presidente Andrea Gallorini, - continueremo
ad essere uno stimolo propositivo per l'operato dell'amministrazione e ci
attendiamo un simile atteggiamento anche dalle altre forze della coalizione. Non
vogliamo perdere tempo, perché la situazione della città non ce lo consente.
Anche se siamo consapevoli che alcuni grandi temi, in primis quelli legati
all'urbanistica, dovranno avere uno sviluppo pluriennale, riteniamo sia
comunque possibile e doveroso cominciare fin da ora ad affrontare le emergenze
di oggi e a gettare le basi per la città che vogliamo realizzare nei prossimi
anni».
Arezzo, mercoledì 4 febbraio 2015
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