AREZZO – Continua il cammino della Minerva nella
Coppa Italia di rugby femminile. L'ultimo concentramento del trofeo ha visto la
squadra aretina, legata alla società degli Arieti, scendere in campo a Prato
nell'impianto delle Allupins e sfidare alcune delle migliori squadre della
Toscana. Essendo al suo debutto assoluto in Coppa Italia, in questa stagione
l'unico obiettivo della Minerva è di consolidare la propria squadra e di
maturare esperienza, dunque l'appuntamento di Prato ha fornito tante
indicazioni positive nonostante le quattro sconfitte rimediate con Clanis
Cortona, Firenze, Cus Siena e con le stesse Allupins. Su un terreno allentato
dal fango e al limite della praticabilità, le aretine hanno schierato una
squadra in emergenza a causa di infortuni e malattie, ma nonostante questo
hanno dimostrato importanti progressi atletici e una tenuta difensiva sempre
più solida.
Due caratteristiche che hanno permesso loro di tener testa a
squadre con esperienza e capacità tecniche superiore come Clanis e Allupins, le
due formazioni che dominano la classifica del trofeo.
«Sono pienamente
soddisfatto delle mie ragazze - afferma il tecnico Sandro Ramazzotti, - perché
di settimana in settimana stanno dimostrando una costante crescita tecnica,
tattica e mentale, manifestando in tutte le quattro partite giocate quella
determinazione e quella grinta necessarie per far bene». La squadra scesa in
campo a Prato, guidata da Lucia Pagnotta, era formata da Elena Bandini, Erika
Dell'Eugenio, Mariavittoria Forzoni, Agnese Giudizio, Giulia Lunghini, Angela
Meazzini e Daniela Tozzuoli. Questo gruppo di giocatrici sta lentamente
trovando la propria identità e sta diventando sempre più compatto, ma
l'obiettivo della Minerva è ora quello di vivere un'ulteriore crescita trovando
nuove leve da inserire in squadra. «Ogni ragazza può giocare a rugby - spiega
la capitano Anna Romagnoli, - dunque invitiamo tutte coloro che sono
interessate a scoprire questo sport a partecipare ai nostri allenamenti e ad
entrare a far parte della realtà della Minerva».
Arezzo, giovedì 19 febbraio 2015
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