AREZZO – La prevenzione oncologica
inizia dalla cucina. Il 35% dei tumori deriva infatti da un'errata
alimentazione, dunque la sezione aretina della Lilt ha strutturato un
calendario ricco di appuntamenti per tutta la famiglia volti ad educare a
quelle corrette abitudini alimentari che permettono di stare meglio e di vivere
più a lungo. La convinzione, confermata scientificamente, è infatti che una
corretta dieta e adeguati stili di vita rappresentino una fondamentale forma di
prevenzione primaria che giustifica l'impegno di informazione e di
sensibilizzazione rivolto verso l'intera cittadinanza dalla Lega Italiana per
la Lotta contro i Tumori. A curare ad Arezzo le campagne di educazione
alimentare è la dietista Barbara Lapini che, insieme ai volontari della Lilt e
ai professionisti dell'Associazione Cuochi, sta perseguendo gli obiettivi della
prevenzione oncologica attraverso l'organizzazione di numerosi corsi di cucina
su tutto il territorio provinciale.
«Le
abitudini quotidiane - spiega la stessa Lapini, - incidono sullo stato di salute di ogni persona, aumentando o riducendo
le possibilità di incorrere in malattie. L'alimentazione è fondamentale per una
buona qualità della vita: una larga percentuale di tumori potrebbe essere
prevenuta con una dieta corretta e con una scelta mirata e ragionata degli
alimenti, dunque è fondamentale che ognuno tuteli la propria salute già a
partire dalla tavola e dalle semplici abitudini del mangiare sano».
Il
nesso tra alimentazione e cancro è forte anche nella provincia di Arezzo come
confermano alcuni studi che hanno recentemente indicato in Valtiberina un alto
tasso di tumori allo stomaco e in Casentino di tumori gastrici. L'impegno della
Lilt è dunque quello di coinvolgere persone di tutte le età proponendo loro
un'educazione alimentare attraverso appuntamenti divertenti e formativi: dai
laboratori per bambini alle lezioni per i più grandi, ogni corso è quanto mai
pratico e orientato a favorire il benessere psico-fisico di chi lo frequenta. «L'educazione alimentare - continua
Lapini, - è intesa come un momento che
accomuna tutta la famiglia: già da piccoli è possibile apprendere le corrette
abitudini quotidiane, ma i genitori devono essere i primi ad averle
interiorizzate». I corsi di cucina della Lilt sono dunque orientati ad
utilizzare e ad apprezzare alimenti poveri, semplici e con pochi grassi, come
frutta e verdura, privilegiando i prodotti a chilometro zero e del territorio che
permettono di ridurre i rischi di diabete, malattie cardiovascolari e di oltre
un terzo dei tumori più comuni. Il tutto valorizzando e facendo riscoprire alle
famiglie aretine quella dieta mediterranea universalmente riconosciuta come un
sinonimo di longevità e di buona salute.
Arezzo, giovedì 12 febbraio 2015
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