AREZZO
– Nuovo segretario e rinnovato
impegno per il Partito Socialista Italiano della neonata zona aretina che
comprende i comuni di Arezzo, Civitella in Valdichiana e Castiglion Fibocchi.
Il compito di guidare lo storico partito è stato affidato ad Alessandro
Giustini, ex assessore alle attività produttive e al commercio della prima
giunta Fanfani che da sempre ha affiancato l'attività professionale di medico
all'attività politica all'interno del Psi. A portare un contributo alla
segreteria della zona aretina saranno anche Giovanni Laurenzi, Giuliano
Lodovichi, Elisabetta Nardi, Valeria Nassini e Giovanni Pelini, che si
impegneranno con l'ambizione di avviare un percorso politico di riflessione e
di confronto volto ad individuare proposte concrete e realizzabili per
affrontare le principali problematiche del territorio e dei cittadini. «Per riuscirvi - commenta Giustini, - stiamo programmando una serie di incontri
aperti alla cittadinanza dove analizzeremo e discuteremo alcune reali esigenze
che interessano e riguardano la vita di ogni aretino».
Il primo di questi appuntamenti è in
programma giovedì 20 aprile, alle 17.30, alla Casa delle Culture di Arezzo, con
un incontro-dibattito dal titolo "Chi ha voluto il dissesto di Banca
Etruria?". L'evento sarà arricchito dalla professionalità e
dall'esperienza di relatori come il commercialista Roberto Maruffi, l'ex
funzionario di Banca d'Italia Vincenzo La Croce e il presidente di Federconsumatori
Arezzo Pietro Ferrari, ma sono attese anche le istituzioni e le associazioni interessate
a tutelare i risparmiatori.
Cosa è successo veramente alla "Banca mutua
popolare aretina"? Quali sono state e continuano ad essere le
responsabilità di governi, Consob, Banca d'Italia e istituzioni europee? Perché
Banca Etruria ha accusato una grave disparità di trattamento rispetto ad altri
casi analoghi come Monte dei Paschi o le banche venete? Queste sono solo alcune
delle domande a cui verrà data risposta nel corso del dibattito con l'obiettivo
di individuare proposte concrete per il governo Gentiloni per l'immediata difesa
dei diritti dei risparmiatori, per la difesa dell'economia aretina, per la
difesa delle strutture e del personale di Nuova Banca Etruria. In questo senso,
il Psi ritiene che sia fondamentale tutelare fin da subito il possibile ruolo
della nuova banca all'interno di Ubi e nel contesto economico locale, individuando
soluzioni per ricostruire la fiducia dei risparmiatori, degli imprenditori e
dei cittadini aretini. «Come socialisti
- aggiunge Giustini, - riteniamo di dover
lavorare per una condivisione ampia in città su questi temi, evitando il
rischio della frammentazione delle posizioni che indebolirebbe le possibilità
di soluzione e che favorirebbe la vittoria di chi ha voluto la fine della
nostra banca. Dopo questo primo incontro seguiranno azioni di monitoraggio e di
informazione trasparente dei risultati che ci auguriamo di poter raggiungere
tutti insieme».
Arezzo,
lunedì 10 aprile 2017
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