AREZZO
– Un incontro per approfondire
il caso di Banca Etruria e per trovare soluzioni concrete per tutelare i
risparmiatori e l'economia. Ad organizzarlo è il Partito Socialista Italiano
della Zona Aretina che, dopo aver rinnovato la propria segreteria, ha strutturato
un ciclo di appuntamenti per confrontarsi sulle maggiori problematiche del
territorio e per individuare proposte politiche concrete. La prima iniziativa
sarà giovedì 20 aprile, alle 17.30, alla Casa delle Culture di Arezzo, con un
incontro-dibattito dal titolo "Chi ha voluto il dissesto di Banca
Etruria?". L'evento sarà arricchito dalla professionalità e
dall'esperienza di relatori come il commercialista Roberto Maruffi, l'ex
funzionario di Banca d'Italia Vincenzo La Croce e il presidente di Federconsumatori
Arezzo Pietro Ferrari, ma sono attese anche le istituzioni e le associazioni
interessate a tutelare i risparmiatori.
«Negli
ultimi mesi la politica ha speso tante parole sulle vicende di Banca Etruria
- commenta il segretario del Psi Alessandro Giustini, - e si sono ripetute manifestazioni dei cittadini intorno ai gravissimi fatti
che hanno danneggiato i risparmiatori di questa storica istituzione aretina,
che hanno colpito l'economia locale e che hanno lasciato dubbi sulle prospettive
dei dipendenti. Ancora le ferite originate dal decreto dello scorso governo
sono aperte e non hanno trovato valide risposte, dunque il nostro obiettivo è
di provare a superare questa fase di stallo».
Cosa è successo veramente alla "Banca
mutua popolare aretina"? Quali sono state e continuano ad essere le
responsabilità di governi, Consob, Banca d'Italia e istituzioni europee? Perché
Banca Etruria ha accusato una grave disparità di trattamento rispetto ad altri
casi analoghi come Monte dei Paschi o le banche venete? Queste sono solo alcune
delle domande a cui verrà data risposta nel corso del dibattito per arrivare ad
individuare proposte concrete per il governo Gentiloni per l'immediata difesa
dei diritti dei risparmiatori, dell'economia aretina, delle strutture e del
personale di Nuova Banca Etruria. L'ambizione del Psi è infatti di tutelare il
ruolo della nuova banca all'interno di Ubi e nel contesto economico, arrivando
a soluzioni per ricostruire la fiducia dei risparmiatori, degli imprenditori e
dei cittadini, dunque questo primo incontro sarà seguito da azioni di
monitoraggio e di informazione trasparente sui risultati da raggiungere nei
prossimi mesi. «Questa vicenda -
aggiunge Giustini, - configura un
problema fondamentale per il futuro delle attività economiche di Arezzo, dunque
è necessario recuperare la fiducia distrutta e ricostruire i risparmi e gli investimenti.
Il tema merita una condivisione ampia da parte di tutta la città, evitando il
rischio della frammentazione delle posizioni che indebolirebbe le possibilità
di soluzione e che favorirebbe la vittoria di chi ha voluto la fine della
nostra banca».
Arezzo,
mercoledì 19 aprile 2017
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