AREZZO – La Fondazione Graziella - Angelo Gori
investe per sostenere la ricerca sul diabete. La onlus, finanziata dalle
iniziative di beneficenza del Gruppo Graziella, è nata con l'obiettivo di
stimolare e promuovere lo sviluppo in campo sanitario, dunque ha scelto di
affiancarsi anche ad una realtà d'eccellenza del territorio aretino come la
Fondazione Cesalpino. Forte della collaborazione di decine di medici e
imprenditori, questa fondazione lavora da dieci anni per favorire la ricerca
clinica e l'aggiornamento professionale dell'ospedale San Donato, promuovendo
progetti scientifici in grado di garantire una continua crescita della sanità
locale. Tra questi è rientrata la borsa di ricerca dal titolo
"Caratteristiche cliniche nelle varie classi di rischio ulcerativo
dell'International Working Group of Diabetic Foot di una popolazione di
pazienti affetti da diabete mellito" che, sostenuta proprio dalla
Fondazione Graziella e dal Calcit, è orientata allo studio della patologia del
piede diabetico.
«La Fondazione Cesalpino
- commenta la presidente Paola Butali, - crea
una rete tra i medici, la struttura ospedaliera, le associazioni aretine e
l'imprenditoria locale per favorire la ricerca medica e la formazione dei
professionisti. Con questa borsa di studio proseguiamo un lavoro avviato negli
ultimi tre anni per garantire un ulteriore sviluppo al centro diabetologico di
Arezzo».
Il costante impegno nella ricerca e
nell'aggiornamento ha permesso al centro diabetologico dell'ospedale San
Donato, guidato dalla direttrice Lucia Ricci, di configurarsi come una delle
strutture d'eccellenza del panorama italiano. A confermarlo sono i dati forniti
dal Ministero della Salute che testimoniano come, dal 2007 ad oggi, il
territorio di Arezzo abbia registrato il più basso tasso d'amputazione d'arto
dovuto al diabete (nel 2005 la media era di 0,01 ogni mille abitanti). Questo
primato nazionale configura il centro come una struttura all'avanguardia per la
diagnosi, la cura e la prevenzione del piede diabetico che ogni anno registra
circa 325 nuovi pazienti per un totale di oltre 25.000 prestazioni. Il piede
diabetico è una complicanza cronica del diabete che provoca insensibilità o
incapacità di percepire dolore nell'arto, non accorgendosi di tagli, ferite,
ustioni o congelamenti che possono peggiorare e indurre una cancrena che, nel
peggiore dei casi, conduce all'amputazione. La borsa di studio finanziata dalla
Fondazione Graziella prevede il lavoro di un anno svolto dalla dottoressa Ricci
in collaborazione con la podologa Silvia Magi che permetterà di fare test
scientifici a migliaia di persone affette da diabete, favorendo un'azione di
conoscenza, di prevenzione e di diagnosi precoce rispetto al rischio del piede
diabetico. «La ricerca è alla base della
buona sanità - aggiunge Maria Rosa Gori, presidente della Fondazione
Graziella - Angelo Gori, - dunque siamo
orgogliosi di aver contribuito ad un progetto d'eccellenza che aumenterà le
possibilità di cura e di benessere per centinaia di aretini».
Arezzo, lunedì 24 aprile 2017
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