AREZZO
– I confini della
famiglia adottiva per una buona relazione educativa sono al centro del nuovo
seminario organizzato da Per Talea Onlus. L'associazione aretina che riunisce i
genitori adottivi e affidatari promuove periodicamente alcuni incontri di
approfondimento e di confronto per aprirsi alla cittadinanza, con il prossimo
appuntamento che sarà sabato 8 aprile alla Casa Dritta in via Garibaldi 15.
"Dove inizi tu finisco io! Come valorizzare i confini della famiglia
adottiva" è il titolo di un convegno che, ad ingresso gratuito e in programma
dalle 16.00 alle 19.00, avrà come relatrice la dottoressa Margarita Soledad
Assettati che, oltre ad essere psicologa e psicoterapeuta, ricopre anche il
ruolo di giudice onorario del tribunale per i minori di Perugia. Questa
professionista si rivolgerà a genitori, insegnati, assistenti sociali ed
educatori per rispondere a numerose domande legate alla corretta relazione con
i bambini adottati o affidati, spiegando i limiti e le regole che devono
caratterizzare una famiglia per evitare che i genitori siano fagocitati o
dominati dai figli.
«Si tratta di un
argomento particolarmente delicato - spiega Rossana Ragonese, presidente
dell'associazione Per Talea che, al momento, conta circa trenta famiglie di
Arezzo e provincia con sessanta associati. - Nell'adozione, infatti, i genitori accolgono un bambino che porta con
sé una storia ricca e complessa, anche di dolore e con ferite, e che spesso
arriva da posti molto diversi come modi di vita e cultura. Il compito dei
genitori adottivi è di far diventare familiare l'estraneità e riparare le
ferite, dunque il babbo e la mamma imparano ad essere più flessibili, aperti e
disponibili nei confronti dei figli, con il rischio talora di esserne
"fagocitati". Il ciclo di vita
della famiglia adottiva è un continuo aprirsi, fare spazio, andare a visitare,
uscire e lasciare entrare: nel rapporto genitori-figli i confini si aprono e si
spostano, ma devono comunque essere posti. Come dunque essere accoglienti e
disponibili senza farsi "fagocitare"? Quali, quanti e come dare
limiti ai figli?».
Il ruolo del genitore adottivo è
particolarmente complicato perché deve farsi carico di situazioni pregresse e
trasmettere vicinanza, affetto e accoglienza, ma allo stesso tempo ha la
responsabilità di garantire al bambino una corretta educazione e una crescita
sana. L'incontro alla Casa Dritta avrà proprio l'obiettivo di offrire un
pomeriggio di riflessione e di confronto tra le famiglie aretine con il
prezioso supporto della dottoressa Soledad Assettati che aiuterà a capire come
comportarsi e come porre giusti limiti ai propri figli. Per favorire la
partecipazione dei genitori, nel corso del pomeriggio è previsto anche un
servizio di animazione per bambini che potrà essere attivato previa
comunicazione entro giovedì 6 aprile, contattando Susanna Albanese al
338/66.411.20 o Valentina Beoni al 333/43.71.362.
Arezzo,
lunedì 3 aprile 2017
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