lunedì 3 aprile 2017

Le famiglie adottive di Arezzo a confronto sui confini educativi

AREZZO – I confini della famiglia adottiva per una buona relazione educativa sono al centro del nuovo seminario organizzato da Per Talea Onlus. L'associazione aretina che riunisce i genitori adottivi e affidatari promuove periodicamente alcuni incontri di approfondimento e di confronto per aprirsi alla cittadinanza, con il prossimo appuntamento che sarà sabato 8 aprile alla Casa Dritta in via Garibaldi 15. "Dove inizi tu finisco io! Come valorizzare i confini della famiglia adottiva" è il titolo di un convegno che, ad ingresso gratuito e in programma dalle 16.00 alle 19.00, avrà come relatrice la dottoressa Margarita Soledad Assettati che, oltre ad essere psicologa e psicoterapeuta, ricopre anche il ruolo di giudice onorario del tribunale per i minori di Perugia. Questa professionista si rivolgerà a genitori, insegnati, assistenti sociali ed educatori per rispondere a numerose domande legate alla corretta relazione con i bambini adottati o affidati, spiegando i limiti e le regole che devono caratterizzare una famiglia per evitare che i genitori siano fagocitati o dominati dai figli.
«Si tratta di un argomento particolarmente delicato - spiega Rossana Ragonese, presidente dell'associazione Per Talea che, al momento, conta circa trenta famiglie di Arezzo e provincia con sessanta associati. - Nell'adozione, infatti, i genitori accolgono un bambino che porta con sé una storia ricca e complessa, anche di dolore e con ferite, e che spesso arriva da posti molto diversi come modi di vita e cultura. Il compito dei genitori adottivi è di far diventare familiare l'estraneità e riparare le ferite, dunque il babbo e la mamma imparano ad essere più flessibili, aperti e disponibili nei confronti dei figli, con il rischio talora di esserne "fagocitati". Il ciclo di vita della famiglia adottiva è un continuo aprirsi, fare spazio, andare a visitare, uscire e lasciare entrare: nel rapporto genitori-figli i confini si aprono e si spostano, ma devono comunque essere posti. Come dunque essere accoglienti e disponibili senza farsi "fagocitare"? Quali, quanti e come dare limiti ai figli?».
Il ruolo del genitore adottivo è particolarmente complicato perché deve farsi carico di situazioni pregresse e trasmettere vicinanza, affetto e accoglienza, ma allo stesso tempo ha la responsabilità di garantire al bambino una corretta educazione e una crescita sana. L'incontro alla Casa Dritta avrà proprio l'obiettivo di offrire un pomeriggio di riflessione e di confronto tra le famiglie aretine con il prezioso supporto della dottoressa Soledad Assettati che aiuterà a capire come comportarsi e come porre giusti limiti ai propri figli. Per favorire la partecipazione dei genitori, nel corso del pomeriggio è previsto anche un servizio di animazione per bambini che potrà essere attivato previa comunicazione entro giovedì 6 aprile, contattando Susanna Albanese al 338/66.411.20 o Valentina Beoni al 333/43.71.362.

Arezzo, lunedì 3 aprile 2017

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