AREZZO – La situazione
socio-economica della provincia di Arezzo a confronto con quella del resto
della regione. Questo approfondimento è racchiuso nel dossier dal titolo “Arezzo
negli scenari post-crisi. Vincoli, transizioni e opportunità in una provincia
industriosa” che, voluto dalle Acli, sarà presentato alla cittadinanza venerdì
23 febbraio, dalle 17.00, nel Salone Grande di Giustizia dell’Episcopio di
Arezzo. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro,
rappresenta un contributo che le stesse Acli hanno voluto portare al percorso
del Sinodo Diocesano per fornire alla chiesa locale un dettagliato report
dedicato alle questioni sociali ed economiche del territorio.
Il dossier contiene
uno studio realizzato dall’Iref - Istituto di Ricerche Educative e Formative di
Roma che propone un confronto tra la situazione aretina e il più complessivo
quadro regionale e nazionale, mettendo a fuoco tre temi fondamentali: la
riconversione in atto nel settore manifatturiero, l’impatto sociale della
recente crisi e i problemi legati alla marginalizzazione delle fasce meno
abbienti della popolazione. Ad emergere è soprattutto la tenuta complessiva del
sistema socio-economico aretino rispetto al resto della Toscana, con le
famiglie e le imprese che sono riuscite a reggere l’urto della crisi. Il motore
del territorio resta il comparto orafo che è stato giudicato come una “fonte vitale per la tenuta economica della
comunità”, con un capitolo dell’export che incide addirittura dell’80,4%.
Per quanto riguarda le opportunità di lavoro per i giovani, la provincia si
colloca su una posizione migliore rispetto al dato nazionale ma si rendono
comunque necessarie iniziative per costruire un’offerta formativa affine alle
caratteristiche del territorio. Negli anni della crisi sono però emersi anche fenomeni
preoccupanti come le difficoltà di alcuni settori (in primis l’edilizia che dal
2009 ha registrato un -35,6%), la riduzione della spesa sociale da parte degli
enti locali e l’invecchiamento demografico.

Arezzo,
mercoledì 21 febbraio 2018
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