AREZZO – Ad Arezzo c’è
carenza di vaccini. Ad evidenziare questo problema è il Partito Socialista
Italiano della zona Aretina che, raccogliendo le segnalazioni di professionisti
e cittadini, denuncia come da mesi i pediatri e gli stessi centri vaccinali non
ricevano i quantitativi necessari per soddisfare il fabbisogno della
popolazione cittadina. Questa carenza sta causando un rinvio delle stesse
vaccinazioni con danno, dunque, per la stessa salute della popolazione, a
partire soprattutto da quella dei bambini. I vaccini interessati da questa
problematica sono principalmente quattro: l’Hexjon (esavalente pediatrico
contro malattie infettive), il Rotarix (anti-rotavirus), il Rotateq
(anti-rotavirus che ha vinto la gara regionale d’appalto ma che non viene
consegnato) e il Gardasil 9 (anti-papilloma virus consegnato saltuariamente e in
quantità non sufficienti).
Alcune indagini hanno
evidenziato come queste difficoltà non siano dovute a carenze di produzione o
di distribuzione delle aziende farmaceutiche, ma in buona parte a problemi
legati alle procedure volte a deliberare l’approvvigionamento e l’acquisto dei
vaccini da parte della centrale acquisti regionale dell’Estar.
In un periodo
particolarmente delicato per la questione delle vaccinazioni che è stata per
lungo tempo al centro di dibattiti e scontri, il Psi chiede alla Asl di fare
chiarezza e di attivarsi per superare rapidamente questa fase di difficoltà,
garantendo il doveroso diritto alla salute dei cittadini. «Il problema - spiega Alessandro Giustini, segretario del Psi
aretino, - ha iniziato ad emergere lo
scorso novembre e, tuttora, non si riescono a capire le reali responsabilità di
questa situazione. Molti medici e pediatri si sono lamentati soprattutto della
scarsa informazione su soluzioni e tempi di soluzioni sia da parte della
regione che da parte della Asl. Per rispetto dei nostri professionisti e dei
nostri cittadini è necessario fornire risposte certe e precise per chiarire la vicenda
e per soddisfare il lecito bisogno di vaccinazione del nostro territorio».
Arezzo,
domenica 18 febbraio 2018
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