AREZZO – La pallacanestro
torna ad essere un’occasione di incontro tra gli atleti con disabilità e gli
atleti della Scuola Basket Arezzo. La società aretina ha rinnovato il proprio
impegno sociale e ha proposto per la settima stagione consecutiva il progetto
di basket integrato che, svolto in collaborazione con Caritas diocesana e con
La Casa di Elena, ha l’obiettivo di far vivere le emozioni e i valori dello
sport a chi ha disabilità fisiche, intellettive e relazionali. L’iniziativa,
completamente gratuita grazie al sostegno dello sponsor Bm Centro Tecnico,
vuole infatti introdurli alla pallacanestro e fornirgli le basi motorie e
tecniche per allenarsi, per giocare e per divertirsi al palasport Estra “Mario
d’Agata”, facendo affidamento sull’esperienza dei tecnici della Sba e
sull’incontro con i suoi cestisti.
A guidare questo gruppo sono ancora una
volta Paolo Bruschi e Federico Fracassi che da anni pongono in forma volontaria
le loro competenze a disposizione del progetto.
In questa nuova edizione,
il basket integrato ha aggregato tredici ragazzi e ragazze di diverse età,
divisi tra coloro che sono alle loro prime esperienze su un campo da pallacanestro
e coloro che già da alcune stagioni fanno parte del gruppo della Sba. L’ambizione
è, in futuro, di allestire una piccola squadra per disputare incontri
amichevoli con altre società impegnate in progetti simili, arrivando a
realizzare una piena e costruttiva interazione e integrazione tra di loro. La
proposta del basket integrato è rivolta a tutte le famiglie e alle associazioni
impegnate nell'ambito sociale, per fornire ad un numero sempre più alto di
ragazzi una reale occasione di sport, di incontro, di crescita e di
divertimento. «Questo progetto -
spiega Fracassi, - fa ormai pienamente e
orgogliosamente parte della programmazione sportiva della Sba, fornendo a tanti
ragazzi un prezioso momento educativo, riabilitativo, ricreativo, culturale e
sociale».
Arezzo,
giovedì 15 febbraio 2018
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