AREZZO – Nel 2018 ricorre il centesimo anno dalla
fine della Prima Guerra Mondiale e i Popolari per Arezzo chiedono nuovamente
all’amministrazione di strutturare un calendario di iniziative per commemorare
questa importante ricorrenza. Tra queste, l’associazione rilancia l’idea di
onorare la memoria di tutti i caduti per l’unità d’Italia trasferendo in piazza
della Repubblica, davanti alla stazione, la colonna dorica attualmente posta in
piazza del Popolo, con un’operazione che permetterebbe di valorizzare un
monumento attualmente nascosto e oscurato dal palazzo delle Poste, andando
anche ad impreziosire una zona di grande transito che rappresenta uno dei
biglietti da visita della città. I Popolari per Arezzo hanno infatti apprezzato
e condiviso la sensibilità dimostrata dal sindaco Alessandro Ghinelli nel
promuovere iniziative tese a mantenere viva la memoria della Prima Guerra
Mondiale e il suo inestricabile valore di unità nazionale, dunque con questa
operazione chiedono di dar seguito a tale impegno. Mantenere presente il dramma
della guerra, infatti, non solo è doveroso per onorare quanti persero la vita o
patirono infinite sofferenze, ma è un monito per evitare il ripetersi di simili
tragici fatti.
«Abbiamo apprezzato il
gemellaggio fra il Comune di Arezzo e il Comune di Sappada in Friuli -
commenta Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - la cui popolazione dovette abbandonare il
proprio paese dopo la rotta di Caporetto nel 1917, trovando rifugio ad Arezzo
fino al 1919. Con il gemellaggio si è ricordato quella pagina di storia di
sofferenza ma anche di tanta solidarietà. Veramente suggestiva è stata
l’iniziativa, ideata da don Alvaro e in collaborazione con la Fraternita dei
Laici, di donare a tutte le famiglie di Sappada una bottiglia di olio
extravergine di oliva, prodotto proprio dagli ulivi piantati dagli stessi
friulani nel periodo della loro residenza aretina».
Già alla precedente
amministrazione, i Popolari per Arezzo proposero il trasferimento della colonna
dorica posta nel 1880 in piazza del Popolo a ricordo dei caduti aretini nelle
battaglie risorgimentali: questa stele, oscurata dal 1924 dalle Poste, necessita
infatti di una collocazione più dignitosa in grado di esaltarne il valore
storico e monumentale. «La colonna -
continua Gallorini, - ha perso di fatto
la propria collocazione originale. Il suo trasferimento avrebbe un forte valore
simbolico: la grande guerra è stata il compimento territoriale del Risorgimento
e, di conseguenza, si calerebbe bene nelle celebrazioni per i cent’anni dalla
sua conclusione».
Arezzo, giovedì 8 febbraio 2018
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