lunedì 3 settembre 2018

Degrado e abbandono nell’area sportiva di San Lorentino


AREZZO – Vegetazione incolta, vetri rotti, sporcizia, reti divelte e, fino ai giorni scorsi, anche una lavatrice abbandonata: il tutto, nell’area sportiva di San Lorentino. La denuncia parte dai Popolari per Arezzo che evidenziano la situazione di degrado di una zona cittadina che, al contrario, dovrebbe essere particolarmente curata per la sua vicinanza al quartiere di Porta del Foro e a tanti impianti che ne fanno un luogo frequentato da giovani e famiglie. Camminando dietro al cantiere della palestra di San Lorentino, invece, è possibile imbattersi in piante e arbusti non curati intorno alla pista da hockey, oltre ad altri segnali di inciviltà denotati dall’abbandono di un estintore e di una lavatrice (che è stata rimosa), mentre nel campetto da calcio vi sono bottiglie rotte e transenne incastrate tra le reti che ne rendono pericoloso lo stesso utilizzo.
I Popolari per Arezzo chiedono dunque all’amministrazione un pronto intervento per una manutenzione ordinaria, per una cura del verde e per una pulizia almeno delle aree accessibili ai pedoni, studiando anche la possibilità di installare un nuovo impianto di illuminazione per favorirne una miglior fruibilità anche nelle ore notturne. 
L’obiettivo deve essere di superare l’attuale stato di abbandono per garantire le condizioni igieniche della zona e la piena sicurezza di chi la frequenta, denotando anche un segnale di attenzione verso le realtà sportive e sociali che operano a poche decine di metri. «Il cantiere per il rinnovamento del palazzetto di San Lorentino non può giustificare una tale situazione di abbandono delle zone circostanti - commenta Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo. - Occorre, anzi, un progetto di riqualificazione dell’intera area esterna e circostante alla palestra, mettendo in sicurezza anche i collegamenti con gli altri impianti. Riteniamo impensabile che un’area cittadina posta all’interno delle mura e vicina a tanti luoghi di aggregazione giaccia in tali condizioni, dunque chiediamo al Comune di farsene carico e di impegnarsi per tornare a renderlo un luogo dignitoso e fruibile».

Arezzo, lunedì 3 settembre 2018

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