AREZZO – Lunedì 22 luglio il consiglio comunale
di Arezzo discuterà il bilancio di previsione 2014. In prossimità
dell'importante appuntamento, il capogruppo dei Popolari per Arezzo Luigi
Scatizzi ha studiato attentamente la proposta dell'amministrazione e, di
conseguenza, ha strutturato un atto di indirizzo da proporre all'assessore
Stefano Gasperini e alla giunta. L'intervento di Scatizzi parte dal presupposto
che il bilancio del Comune di Arezzo è un bilancio che, per quanto in
sostanziale equilibrio, non contiene una linea politica e, soprattutto, non
contiene presupposti per una crescita della città e per un miglioramento della
vita dei suoi cittadini.
«Il bilancio
comunale - spiega Scatizzi, - non ci
racconta la reale soddisfazione dei cittadini rispetto a tanti elementi di tipo
sociale, ambientale, culturale e di tempo libero. È un bilancio tecnicamente
legittimo ma è un bilancio che, allo stesso tempo, non ha un'anima, che esclude
i bisogni delle persone e che non ha alcuna direzione strategica. Un bilancio
in ordine sotto il profilo contabile non indica che la comunità è ben
amministrata e, soprattutto, non indica il benessere dei cittadini. Ritengo dunque
che sia necessario approcciarsi alla materia della contabilità con maggior coraggio
e con alcune scelte lungimiranti che facciano tornare speranza e ottimismo nei
cittadini, due valori immateriali che, in futuro, potrebbero far crescere la
città e il suo territorio».
In questo senso Scatizzi sostiene che il
bilancio dovrebbe volgere maggior attenzione soprattutto verso le spese sociali
(sanità, scuola, servizi…), con l'amministrazione che è chiamata ad attuare
alcune scelte specifiche che dimostrino la volontà politica di perseguire il "bene
comune" e di migliorare il benessere della cittadinanza. In seconda
battuta, il consigliere chiede di adottare un documento in cui rappresentare il
complesso delle spese rivolte ai ceti meno abbienti, indicando quante risorse e
in quale modo verranno indirizzate a famiglie, a giovani, ad anziani e ad altre
categorie in difficoltà. «Il bilancio
deve avere un obiettivo prioritario: il bene comune - conclude Scatizzi. - Deve indicare espressamente i valori e gli
obiettivi che l'amministrazione intende perseguire e le risorse da destinare
allo sviluppo della comunità. Occorre cambiare prospettiva su come spendere i
soldi pubblici, considerando come base delle politiche il perseguimento del
benessere dei cittadini: si tratta di un cambio di mentalità impegnativo e
faticoso, ma che avrà tante ricadute positive su Arezzo e sui suoi abitanti».
Arezzo,
domenica 21 luglio 2013
Nessun commento:
Posta un commento