AREZZO – La Scuola Basket Arezzo insegue un
ambizioso obiettivo sociale. Il progetto di basket integrato ha ormai spiccato
il volo e in questa stagione vanta circa venti ragazzi e ragazze con disabilità
fisiche, intellettive e relazionali che fanno sport e giocano a pallacanestro
insieme ad atleti normodotati. Quest'attività, giunta al quarto anno, è
realizzata insieme alla Caritas diocesana all'interno de "Le abilità
diverse della disabilità", un macroprogetto che si occupa della
valorizzazione e dell'integrazione dei disabili nella vita quotidiana. In
questo senso, la sfida del basket integrato è proprio quella di introdurre alla
pallacanestro i ragazzi con disabilità, fornendogli le basi motorie e tecniche
per riuscire ad integrarsi in una vera e propria squadra della Sba. Il
traguardo sembra ormai prossimo perché la società aretina sta pensando di
allestire una formazione composta principalmente da atleti del BaskIn per
partecipare alla Coppa Primavera della Uisp, dando seguito agli allenamenti
settimanali e garantendo loro un'esperienza di gioco in un vero campionato.
«Siamo ormai prossimi a portare a compimento
il progetto sociale del basket integrato - afferma il tecnico della Sba
Federico Fracassi. - Il nostro obiettivo
era infatti quello di realizzare una piena integrazione tra atleti con
disabilità e atleti normodotati, permettendoci di far vivere a tutti le
emozioni della pallacanestro e di arrivare a costituire una squadra mista».
Il BaskIn, un progetto completamente gratuito in virtù del sostegno dello sponsor
Bm Centro Tecnico, vanta uno staff d'eccezione che, oltre a Fracassi, vede la
presenza del responsabile del minibasket della Sba Paolo Bruschi e la
collaborazione dell'insegnante di educazione motoria Letizia Rubeca. Inoltre
portano il loro prezioso contributo anche alcuni atleti della Sba con il loro
bagaglio tecnico e i volontari delle varie associazioni coinvolte. L'unione di
tutte queste forze ha permesso al basket integrato di crescere e di aggregare
sempre più cestisti, confermando l'impegno sociale della Sba nell'offrire un
momento educativo, riabilitativo, ricreativo, culturale e sociale a chi ha una
qualche forma di disabilità. «Lo sport
deve essere per tutti - aggiunge il presidente Mauro Castelli, - dunque il progetto del basket integrato rappresenta
uno dei fiori all'occhiello della nostra società e la massima espressione del
nostro impegno sociale. La costituzione di una squadra di BaskIn è il successo
di questa esperienza e un incentivo a promuovere, in futuro, altre iniziative
di questo genere».
Arezzo,
giovedì 19 marzo 2015
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