AREZZO – L'ammodernamento della stazione di Arezzo,
nuovi servizi per i pendolari e il collegamento con la direttissima. Sono
questi i tre principali nodi che la nuova amministrazione aretina dovrà
risolvere con urgenza per potenziare i collegamenti ferroviari locali, con
l'obiettivo di connettere la città al resto d'Italia e di avviare così un nuovo
sviluppo produttivo e turistico del territorio. In questo senso, i Popolari per
Arezzo indicano nella realizzazione di una fermata lungo la direttissima una
priorità per le future politiche cittadine della mobilità. L'ubicazione ideale
di questa infrastruttura dovrebbe favorire l'interscambio fra la linea lenta e la
linea ad alta velocità, quindi deve essere collocata dove il tracciato delle
due linee è talmente ravvicinato da garantire un loro collegamento con rapidità
e, soprattutto, con poca spesa. Con tali parametri, la soluzione ideale sembra
essere in Valdichiana e, più precisamente, tra Rigutino e Policiano: in questa
area la distanza tra le due linee è di poche decine di metri, dunque per
realizzare la fermata basterebbe un investimento minimo.
«Visti i collegamenti ferroviari dell'attuale linea ad alta velocità
- spiega Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - la stazione della direttissima a Rigutino
potrebbe servire un bacino di utenza di centinaia di migliaia di persone
provenienti da Arezzo, dall'Umbria, da Siena e dall'intera Valdichiana».
In
attesa del nuovo snodo sulla direttissima, i Popolari per Arezzo avanzano anche
l'esigenza di avviare lavori di ammodernamento e di manutenzione della stazione
di Arezzo, chiedendo all'amministrazione comunale di attivarsi presso le
Ferrovie dello Stato per attuare un serio intervento di riqualificazione
estetica e funzionale della struttura. «La
stazione ha bisogno di cura - aggiunge Gallorini, - perché è il primo biglietto da visita per chi viene a visitare la città
o per chi semplicemente transita lungo la linea ferroviaria». Al momento
del rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, infine, è necessario che
l'amministrazione richieda con determinazione il rafforzamento quantitativo e
qualitativo del servizio di collegamento tra Arezzo, la sua provincia e le
città limitrofe. In quest'ottica può anche essere studiata la riapertura di
alcune stazioni minori soprattutto dove transitano importanti bacini di utenti.
«In un momento in cui i costi del
trasporto privato diventano sempre più proibitivi per le famiglie -
aggiunge il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - è fondamentale rilanciare un servizio pubblico ferroviario
caratterizzato da efficienza, efficacia, costi ragionevoli e capacità di
assecondare le esigenze dei cittadini e dei pendolari».
Arezzo,
sabato 28 marzo 2015
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