AREZZO
– Dai Popolari per
Arezzo una lettera indirizzata al governatore regionale Enrico Rossi per
tutelare la sanità cittadina. Il pretesto è fornito dalle recenti dichiarazioni
sulla riforma sanitaria regionale riferite ad un risparmio di 240 milioni di
euro che taglierebbe numerosi servizi al cittadini, riducendo ulteriormente i
posti letto negli ospedali e diminuendo il personale tra primari e infermieri.
Il rischio evidenziato dai Popolari per Arezzo è dunque quello di veder
nuovamente depotenziato l'ospedale aretino del San Donato, con una conseguente
perdita di funzionalità e di qualità. Questa situazione sembra paradossale per
una città che si è sempre dimostrata sensibile verso la sanità, contribuendo
attraverso il Calcit ad esprimere eccellenze in campo medico e chirurgico che
hanno permesso di rispondere con servizi all'avanguardia alle esigenze di
salute e di prevenzione dei suoi abitanti, e di attirare pazienti anche dai
territori limitrofi.
«Condividiamo la
necessità di eliminare gli sprechi e di razionalizzare le risorse - scrive
Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, - ma questo non significa
attuare meri tagli a discapito dell'assistenza ospedaliera e territoriale che
scaricherebbero sulle famiglie l'onere di migrare verso altre realtà per
ricevere le cure di cui hanno bisogno. Non è accettabile che la giunta
regionale abbia approvato un piano di riorganizzazione sanitaria che mina la
funzionalità stessa della sua rete ospedaliera».
Arezzo, sabato 7 marzo 2015
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