AREZZO – Un convegno per ricordare i cent'anni
dall'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale. L'iniziativa,
organizzata dall'associazione Popolari per Arezzo, è in programma venerdì 22
maggio, alle 15.30, presso la sala del Consiglio Comunale e si svilupperà
attraverso un percorso storico e commemorativo volto a sottolineare il valore
dell'unità nazionale e della difesa della pace. Il titolo dell'evento, aperto
all'intera cittadinanza, è "Muti passaron quella notte i fanti", una
citazione tratta dalla nota canzone "La leggenda del Piave" che
rappresenta il simbolo di un conflitto in cui l'Italia entrò il 24 maggio 1915
al fianco dei Paesi dell'Intesa. A distanza di un secolo, dunque, l'obiettivo
che ha animato i Popolari per Arezzo è di celebrare il compimento territoriale
italiano con l'unificazione del Trentino e del Friuli Venezia Giulia, il
principale frutto di tanti sacrifici umani e materiali pagati durante il
conflitto.
«Il convegno - spiega
Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - muove dalla volontà di ricordare i fatti del passato e di onorare il
sacrificio del popolo italiano. Il dibattito giungerà ad un ragionamento sul
valore dell'unità nazionale, su cosa essa significhi per l'Italia di oggi e su come
si possa declinare in un quadro comunitario europeo. Intendiamo infine ribadire
il valore della pace, un bene che va difeso e che verrà contestualizzato
nell'attuale e complicata situazione geopolitica internazionale».
L'appuntamento,
moderato dal vicepresidente dei Popolari per Arezzo Giovanni Grasso, sarà
arricchito dalle parole e dalle testimonianze del generale Domenico Rossi, sottosegretario
di stato alla Difesa, e del capitano Mino Faralli, amministratore delegato di
Telecontrol. Ad aprire il convegno sarà invece il saluto istituzionale del
presidente del consiglio comunale Luciano Ralli, mentre nel corso della serata interverrà
anche il candidato a sindaco del centrosinistra Matteo Bracciali.
Arezzo,
giovedì 21 maggio 2015
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