AREZZO
– Otto punti per migliorare la città di Arezzo. Ad averli individuati sono le
Acli provinciali che, sintetizzando una lunga serie di problematiche cittadine,
hanno redatto una loro proposta politica che nelle prossime settimane
presenteranno ai candidati a sindaco alle prossime elezioni amministrative. Il
documento ha trovato origine dal quotidiano contatto che le Acli hanno con
centinaia di persone che si rivolgono agli sportelli del Patronato, del Caf,
della Federazione Anziani e Pensionati, della Lega Consumatori e del Punto
Famiglia: il loro incontro e il loro ascolto, ha permesso all'associazione di
indicare alcune priorità su cui l'amministrazione dovrà impegnarsi. «Proponiamo una riflessione - spiega il
presidente provinciale delle Acli Stefano Mannelli, - e una serie di proposte ispirate dal nostro lavoro quotidiano e
orientate alla ricerca del bene comune».
Alla base del contributo delle
Acli c'è la richiesta di un rinnovato incontro in ambito sociale tra il settore
pubblico e quello privato.
Le difficoltà economiche e i tagli, infatti, non
devono condurre ad una mera riduzione dei servizi, ma devono spingere a
ricercare nuove soluzioni ispirate al principio di sussidiarietà, che possano
coinvolgere l'intera collettività e possano rispondere in maniera corale e
responsabile ai bisogni dei cittadini. «In
questa fase - continua il presidente, - è
necessario far rete e affrontare insieme i problemi della comunità politica e
sociale, portando ognuno il proprio contributo. Questo per l'amministrazione
implica l'affidamento e la delega di compiti ad un "privato sociale" che,
composto dal terzo settore e dall'imprenditoria responsabile, si ponga al
servizio della cittadinanza». Arrivando al concreto, le Acli hanno
individuato otto ambiti specifici su cui lavorare per la città di Arezzo. Di
seguito, in estrema sintesi, le priorità riscontrate: il rilancio economico per
creare nuovi posti di lavoro, lo sviluppo del turismo per valorizzare le
ricchezze cittadine, il riordino delle società partecipate per rendere più eque
le tariffe dei servizi, la lotta alla povertà attraverso nuove politiche per la
famiglia, la cura e l'attenzione verso le periferie, la necessità di maturare
un rinnovato senso di sicurezza e di integrazione, l'attenzione verso gli
anziani e gli investimenti sull'istruzione e la scuola a partire dall'infanzia.
«Le Acli - garantisce Mannelli, - assicureranno la loro collaborazione e il
loro contributo a coloro che vorranno impegnarsi nel vivere la politica
esclusivamente come servizio ai cittadini».
Arezzo, giovedì 7 maggio 2015
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